Sabotaggi nel Wallmapu scatenano l’isteria nel governo cileno e nel suo apparato poliziesco


Almeno tre nuovi sabotaggi contro l’occupazione cilena sono avvenuti nell’ultima settima, si tratta dell’incendio di un luogo di villeggiatura privato sul lago Lleu Lleu, di una casa padronale a Vilcún e di un accampamento forestale a Lumaco, che nella zona hanno scatenato una reazione isterica del governo cileno e del suo apparato poliziesco, così come l’ira dell’imprenditoria e dei suoi lacchè politici che non hanno esitato a criticare il loro stesso governo di fronte al fracasso della sua politica repressiva contro il movimento mapuche.

Questa reazione isterica causata dall’avvio delle azioni di resistenza in vari punti del Wallmapu occupato, ha portato il comando della polizia e il governo a modificare i propri piani di occupazione, predisponendo nella zona equipaggiamenti di ultima tecnologia come l’uso di almeno due aerei spia per proteggere la pace degli occupanti e controllare specialmente di notte il movimento delle persone, e aumentando nel frattempo significativamente la dotazione poliziesca (120 nuovi poliziotti) che nel Wallmapu è già altissima.

Questo tipo di aeronavi, aerei ed elicotteri spia sono ufficialmente utilizzati per il controllo del narcotraffico, specialmente nel nord del Cile, e il loro uso nel contrasto della resistenza mapuche non era stato fino ad ora riconosciuto dal governo cileno. Nonostante ciò, cittadini mapuche di diverse comunità del Wallmapu, da almeno un anno hanno segnalato di aver visto o udito in varie occasioni il sorvolo di navi quasi impercettibili a prima vista ma che possono essere sentiti specialmente di notte, tali aeronavi potrebbero essere i droni di origine israeliana acquistati poco tempo fa dal governo cileno, e che sono ampiamente utilizzati dall’esercito terrorista di Israele nella repressione degli attivisti del popolo palestinese.

Ardono capanne nel lago Lleu Lleu

Uno degli ultimi luoghi di villeggiatura privati che rimanevano sulla sponda ovest del lago Lleu Lleu è stato incendiato da sconosciuti all’alba di martedì 23 dicembre.

Secondo i resoconti della stampa, sul luogo sono stati ritrovati volantini che fanno riferimento a delle richieste mapuche.

Con questo il lato nord del lago rimane praticamente libero da investitori e privati cileni e avanza di alcuni metri il recupero dello spazio rivierasco per le comunità mapuche. Il fatto è che da alcuni anni il lago Lleu Lleu era altamente privatizzato ed era praticamente alieno ai cittadini mapuche del settore.

Da quando è iniziata, agli inizi degli anni 90, la nuova incursione mapuche per riprendere il controllo della riva del lago Lleu Lleu, fino ad ora sono stati vari i terreni che sono passati dalla proprietà privata nelle mani delle comunità mapuche attraverso vari modi, alcuni sono ancora legalmente di proprietà di aziende forestali, nonostante che i comuneri mantengano saldo il controllo territoriale su questi.

Brucia una casa padronale in una tenuta di Vilcún e un incendio di un accampamento forestale a Lumaco

All’alba di venerdì 27 dicembre scorso, così come si rileva nei diversi media della stampa ufficiale, sconosciuti hanno dato fuoco ad una casa padronale e ad un veicolo nella tenuta Santa Ana di Vilcún, occupata dal privato Gaston Escala, ex presidente della camera cilena delle costruzioni.

Da un’altra parte, in quella medesima mattinata, a Lumaco è stato registrato anche l’incendio di un accampamento forestale con diversi macchinari della titolare.

Matias Catrileo continua nella lotta

Le nuove azioni di sabotaggio avvengono nell’ambito di esemplari processi anti-mapuche che vengono portati avanti in vari punti del Wallmapu, così come anche in uno scenario di delirante repressione della polizia militare anti-mapuche contro i pacifici cortei delle comunità e alla vigilia della commemorazione dell’assassinio alle spalle del weichafe Matias Catrileo.

Il 3 gennaio 2008 Matias Catrileo partecipava insieme ad altri comuneri ad una pacifica occupazione della tenuta Santa Margarita en Vilcún quando ricevette alle spalle un colpo di mitragliatrice sparato dall’ex caporale Walter Ramirez, che fino ad ora non ha passato nemmeno un solo giorno in carcere per questo perfido crimine.

30 dicembre 2013

País Mapuche

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
“Sabotajes en Wallmapu desatan histeria en el gobierno chileno y su aparato policial” pubblicato il 30-12-2013 in  País Mapuche, su [http://paismapuche.org/?p=8389] ultimo accesso 03-01-2014.

 

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