Il cancelliere del Venezuela, Elías Jaua, ha denunciato che il Governo degli Stati Uniti ha negato all’aereo presidenziale venezuelano il permesso di sorvolo del suo territorio, concretamente dello spazio aereo di Porto Rico.

La decisione è stata presa quando il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, si stava preparando ad intraprendere il viaggio verso la Cina dove effettuerà una visita di lavoro il 21 e 22 settembre, il cui obiettivo fondamentale è consolidare le relazioni strategiche tra ambedue le nazioni e dar seguito alle distinte aree di cooperazione bilaterale.

L’informazione è stata fatta conoscere dal ministro venezuelano delle Relazioni Estere. “Abbiamo ricevuto l’informazione da parte delle autorità nordamericane che ci è stato negato il sorvolo dello spazio aereo nordamericano”, ha comunicato.

In questo senso, Jaua ha denunciato che il fatto costituisce una “aggressione in più dell’imperialismo nordamericano contro il Governo della Repubblica Bolivariana”. Ha polemizzato che “nessuno può negare il sorvolo ad un aereo che trasporta un Presidente della Repubblica in un viaggio internazionale di stato” e che “non c’è nessun argomento valido per negare questo sorvolo”.

Riguardo alla posizione che ha assunto il dignitario venezuelano, ha affermato che è in attesa dello sviluppo dei fatti per esaminare nuove misure da prendere in risposta all’aggressione statunitense. “Attenderemo lo sviluppo dei fatti, desideriamo a che le alte autorità nordamericane rettifichino l’errore che i loro subalterni stanno commettendo. Nonostante ciò, tutto indica che sia una nuova aggressione, una nuova provocazione”, ha dichiarato.

In questo senso, il cancelliere ha precisato che “attualmente, il nostro addetto commerciale, il signor Calixto Ortega, è l’incaricato di mettersi in contatto con le autorità del Dipartimento di Stato per chiarire la situazione. Crediamo nel principio di reciprocità”, ha specificato.

Lo scorso 2 luglio, il presidente boliviano, Evo Morales, ha subito un sequestro della sua comitiva presidenziale mentre sorvolava il territorio europeo quando rientrava dalla Bielorussia, dove aveva assistito ad un Forum dei Paesi Esportatori di Gas.

Il Portogallo, l’Italia, la Francia e la Spagna sono state le nazioni che hanno negato il passaggio attraverso il loro territorio all’aereo presidenziale, per i sospetti infondati che lì viaggiasse l’ex analista dell’Agenzia Nazionale di Sicurezza (NSA) degli Stati Uniti, Edward Snowden, che ha divulgato documenti riservati sullo spionaggio della nazione nordamericana contro i paesi alleati e altri governi del mondo.

Gli USA negano i visti a funzionari venezuelani

Più tardi, il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha criticato che gli Stati Uniti non concedessero il visto a vari membri della comitiva presidenziale che assisterà al forum di cooperazione America del Sud-Africa, organizzato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU), a New York, nel nordest degli Stati Uniti.

Durante la sua allocuzione, il capo di stato venezuelano ha sostenuto che “noi non stiamo andando a New York come turisti o a spasso (…) stiamo andando in una organizzazione delle Nazioni Unite. Non accetto che si neghi il visto al Maggiore Generale Wilmer Barrientos” e ha espresso il dissenso a che gli Stati Uniti compiano la medesima azione contro altri membri del Gabinetto Esecutivo.

Ha sostenuto che prenderà “misure fino al livello più drastico (…) non accetterà nessun tipo di aggressione”. In questo senso, ha chiarito di aver ordinato al cancelliere Elías Jaua e all’ambasciatore permanente del Venezuela presso l’ONU, Samuel Moncada, “di attivare tutti le procedure”.

Il dignitario ha aggiunto “Stati Uniti, voi non siete i padroni dell’ONU. Bisognerà che l’ONU si trasferisca da New York” e ha assicurato che non accetta che “condizioni l’entrata  (…) non si può permettere”.

19-09-2013

TeleSUR