Giorgio Trucchi
Italia, Francia, Portogallo e Spagna vietano spazio aereo al presidente boliviano che è costretto a un atterraggio d’emergenza in Austria. Dietro l’assurdo divieto la pressione degli Stati Uniti e la bufala della presenza di Edward Snowden sull’aereo presidenziale. Immediata reazione dei presidenti latinoamericani che convocano d’urgenza Unasur. Forte condanna dell’Alba.
Managua, 2 luglio (LINyM | teleSUR | La Primerísima)-. Il governo nicaraguense ha denunciato e condannato energicamente “gli atti di superbia, arroganza e prepotenza imperiale perpetrati contro il presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia, Evo Morales”, si legge in un comunicato stampa emesso in serata. Secondo il governo sandinista, la proibizione imposta a un volo ufficiale di un capo di Stato di sorvolare lo spazio aereo di vari Paesi europei – tra cui l’Italia – forzandolo a un atterraggio d’emergenza in Austria, “costituisce un attentato, un’azione criminale che mette a rischio la vita di questo capo di Stato e si converte in un delitto che deve essere giudicato e condannato come un’atrocità propria dell’impero globale”, continua il comunicato.
Già nel pomeriggio di ieri (2/7), dopo che il ministro degli Esteri boliviano, David Choquehuanca, aveva informato su quanto stesse accadendo e sull’assurdità della “sovrana menzogna” fatta circolare dagli Stati Uniti, secondo la quale l’aereo presidenziale stava trasportando l’ex agente nordamericano Edward Snowden, la coordinatrice del Consiglio di comunicazione e cittadinanza, Rosario Murillo, aveva informato la popolazione nicaraguense di una telefonata appena avvenuta tra il presidente Daniel Ortega e il suo omonimo, Evo Morales.
“Hanno appena finito di parlare di questa barbarie, di questo attentato, di questo atto criminale da parte degli imperi e della politica neocolonialista. E parliamo di attentato perché è stata messa a rischio la vita di un capo di Stato, di un Presidente”, ha detto Murillo. “Gli hanno vietato di sorvolare questi territori europei nonostante fossero già stati approvati i piani di volo. Territori di questa Europa dove persistono ancora questi gesti di arroganza e di prepotenza neocolonialista e imperiale”, ha aggiunto.
Il presidente boliviano stava tornando da un intenso giro di incontri e riunioni nella Federazione Russa, durante i quali aveva espresso l’intenzione di studiare una eventuale richiesta d’asilo da parte di Snowden, il quale si trova ormai da alcuni giorni nella zona di transito dell’aeroporto internazionale di Mosca. “Lo stato nicaraguense, il suo Presidente, governo e la sua popolazione, condannano questi atti di prepotenza e di arroganza ed esprimono la propria solidarietà a nostro fratello e primo presidente indigeno della Bolivia, Evo Morales”, ha concluso Murillo.
Forte e immediata la reazione di vari presidenti latinoamericani, tra cui Nicolás Maduro del Venezuela, Cristina Fernández de Kirchner dell’Argentina, Rafael Correa dell’Ecuador, José “Pepe” Mujica dell’Uruguay e il ministro degli Esteri di Cuba. La presidentessa argentina esprime un concetto molto chiaro in twitter (@CFKArgentina): “Qui sono tutti matti. Un capo di Stato e il suo aereo hanno l’immunità totale. Non può arrivare fino a questo punto l’impunità!!”. Poco dopo si comunica con lo stesso Evo Morales. “‘Sono qui in un salottino nell’aereoporto e non permetterò che perquisiscano il mio aereo. Non sono un ladro’. Semplicemente perfetto. Forza Evo!”, scrive Fernández.
Intanto, il presidente Correa fa sapere che ha già contattato il presidente peruviano, Ollanta Humala, affinché convochi immediatamente una riunione d’emergenza della Unasur. “Ciò che è successo è estremamente grave. Sono ore decisive per Unasur: o veniamo promossi come colonie o rivendichiamo la nostra indipendenza, sovranità e dignità. Siamo tutti Bolivia!”, ha scritto Correa nel suo twitter (@MashiRafael).
Mentre Francia e Portogallo stanno rettificando e dando il permesso al presidente boliviano di usare il proprio spazio aereo, la Bolivia accusa i quattro paesi europei di avere sequestrato il proprio Presidente. “È stato sequestrato dall’imperialismo”, ha affermato il vicepresidente Álvaro García Linera. Accompagnato da deputati, senatori e ministri (vedi video), García Linera ha detto che quanto accaduto testimonia che “l’Europa è sommersa nell’oscurantismo” e che vari paesi hanno agito come vere e proprie colonie, accettando le istruzioni di una potenza straniera (Stati Uniti).
“Non ci intimoriranno, né ci faranno retrocedere, perché il tempo delle colonie è finito. Ora è il tempo dei popoli”, ha aggiunto il vicepresidente boliviano, il quale ha lanciato un appello alle popolazioni del mondo affinché si manifestino “contro questo segnale dell’impero”. Ha inoltre inveito contro le pretese della Spagna di permettere il passaggio dell’aereo solo a condizione che le venisse concesso perquisirlo. “Il presidente Evo Morales non è un delinquente, ha l’immunità sui suoi voli e questa è la nostra ultima parola. Il nostro Presidente ha il diritto di decollare e speriamo lo possa fare presto”, ha concluso García Linera.
Durissimo anche il comunicato dei Paesi che fanno parte dell’Alleanza bolivariana per i popoli della nostra America (Alba).
3 luglio 2013
Lista Informativa “Nicaragua y más” di Associazione Italia-Nicaragua – www.itanica.org
Giorgio Trucchi, “Nicaragua condanna superbia, arroganza e prepotenza imperiale europea contro Evo Morales” pubblicato il 03-07-2013 in Lista Informativa “Nicaragua y más”, su [http://www.itanica.org/modules.php?name=News&file=article&sid=1233] ultimo accesso 03-07-2013. |