Protesta vicino al Maracaná.
Le proteste che ieri sono avvenute vicino allo stadio Maracaná, a Rio de Janeiro, alcune ore prima che l’Italia e il Messico debuttassero nella Coppa delle Confederazioni, si sono spostate successivamente nei quartieri vicini dove sono state di nuovo represse. Durante un primo scontro, i manifestanti, che volevano impedire ai tifosi di giungere allo stadio, sono stati dispersi dagli agenti del Battaglione d’Urto della polizia militarizzata, che hanno sparato proiettili di gomma e gas lacrimogeni. Il tumulto ha pregiudicato i tifosi, che hanno passato momenti di tensione e paura, e alcuni sono anche stati vittime degli effetti delle bombe. Più tardi sono avvenuti altri due scontri di simili caratteristiche. Nell’ultimo di questi, i manifestanti, fuggendo dai proiettili e dai gas si sono rifugiati nella Quinta de Boa Vista, usata come parco dai carioca, specialmente da famiglie con bambini. L’irruzione dei manifestanti, inseguiti dalla polizia fino all’entrata del luogo a colpi di proiettili di gomma e bombe, ha provocato terrore tra il pubblico e, secondo testimoni, i bambini sono andati in panico. “I poliziotti non sono entrati qui, ma hanno tirato bombe e il gas è entrato”, ha detto un testimone, che faceva parte di un gruppo di circa 50 persone che stavano festeggiando un compleanno. Chiusi dentro il parco insieme alle famiglie, i manifestanti sono giunti ad un accordo con la polizia e si sono ritirati con le mani in alto e commentando con ironia agli agenti: “Grazie di lasciarci vivi”. Con lo slogan “Mondiale per chi?”, gli attivisti hanno denunciato come uno sproposito che il paese faccia milionari investimenti nei tornei internazionali, quando esistono gravi e urgenti problemi da risolvere nell’ambito di educazione, salute, abitazioni e sicurezza, per cui fanno delle proteste in ciascuna delle sei città che accolgono le partite durante la Coppa delle Confederazioni.
Per la proliferazione delle manifestazioni, il governatorato di Rio de Janeiro ieri ha deciso di aumentare il numero degli agenti. Il contingente militare disposto per l’incontro di Rio è di 15.000 effettivi della polizia militarizzata, 2.600 agenti della Polizia Civile e un numero non divulgato di effettivi della Forza Nazionale di Sicurezza.
17 giugno 2013
Página 12
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Choques en Río” pubblicato il 17-06-2013 in Página 12, su [http://www.pagina12.com.ar/diario/elmundo/4-222443-2013-06-17.html] ultimo accesso 18-06-2013. |