Rómulo Carvalo
La schiacciante azione militare realizzata da unità guerrigliere dell’Esercito di Liberazione Nazionale nel municipio di Chitagá, Norte de Santander, ha originato, da parte delle imprese di comunicazione dell’oligarchia, una dinamica giornalistica disinformativa sviluppando con forza due affermazioni perverse.
Riportando questa azione, informano che: “i soldati sono stati finiti con un colpo di grazia” e che “le perdite sono state fatte a forze inesperte”. Così come l’azione viene catalogata come “un massacro”.
Al contrario, se sono dei bombardamenti militari contro gli accampamenti guerriglieri, imboscate o assalti ad accampamenti o la cattura di guerriglieri infermi o ospedalizzati, dai militari e dai grandi mezzi di “informazione” queste attività sono giudicate “molto ben pianificate” “frutto delle attività di operazioni di spionaggio con un esito militare favorevole alla patria”.
Bisogna analizzare e confutare ciò che si nasconde dietro a affermazioni che si stanno diffondendo relativamente all’operazione Primavera, realizzata dall’ELN lo scorso 22 maggio nella frazione Presidente del municipio di Chitagá.
1 – I militari morti nell’attacco dell’ELN hanno ricevuto il colpo di grazia.
2 – L’ELN cerca di dimostrare la propria forza per fare pressione sul governo per il dialogo.
Lo spudorato ministro della Difesa, Juan Carlos Pinzón, ha sbraitato che i soldati sono stati finiti con “colpi di grazia”.
Questa affermazione calunniosa è stata smentita dal direttore dell’Istituto di Medicina Legale, Carlos Eduardo Valdés, che ha chiarito quanto segue riguardo ai militari morti nell’attacco guerrigliero dell’ELN nel municipio di Chitagá, Norte de Santander: “lo studio delle traiettorie dei tiri, ha evidenziato che c’è stato fuoco incrociato” … e che “non si sono trovati tiri a corta distanza e nemmeno colpi di grazia”.
Ministro Pinzón, i fatti sono eloquenti e le sue parole denotano la menzogna come pratica politica per falsificare la realtà.
Il massiccio dispiegamento di comunicati sull’ordine pubblico redatti dall’ufficio stampa del ministero della Difesa, rappresentano la prima affermazione, ignorando le dichiarazioni di Valdés che smentisce le menzogne del ministro, che sono servite da base agli opinionisti, incaricati di divulgare e integrare la dichiarazione, con lo scopo di imprimere nella collettività nazionale la falsa immagine di un ELN trasgressore del Diritto Internazionale Umanitario.
La riproduzione e il dispiegamento di questo tipo di affermazioni, è una tattica permanente del governo e dei mezzi di dis-informazione. Alcuni giorni fa, il 10 maggio, unità guerrigliere del Fronte di Guerra Orientale dell’ELN, si sono scontrate con una pattuglia del Battaglione Revéis Pizarro, a la Pavita, municipio di Saravena, dipartimento di Arauca, dove sono morti due soldati di professione e ci sono stati quattro feriti. Tra le nostre forze sono morti tre compagni.
Di questa operazione, qualificata come un’azione terrorista e falsamente presentata come positiva, è stata registrata la morte dei tre guerriglieri e la cattura di un civile; le perdite del governo sono state nascoste, sono state riconosciute solo le unità ferite.
Non è stato detto nulla di due dei guerriglieri feriti, ai quali l’esercito ha impedito che gli fossse prestato aiuto con una ambulanza dell’Ospedale di Saravena, lasciandoli morire lentamente, mentre un’ambulanza militare e un’altra del medesimo istituto sanitario trasportavano i soldati feriti.
Questo è un altro dei molti fatti inumani del vero e sistematico trasgressore del Diritto Internazionale Umanitario in Colombia. Poco o nulla di ciò appare negli articoli sull’ordine pubblico dei mezzi di informazione. Ma al contrario, con forza si propagano dichiarazioni nelle quali con falsità si presenta la guerriglia come trasgreditrice del DIU, manipolando una falsa realtà, a partire dalla finzione e dalla menzogna.
Ad integrazione dei comunicati sull’ordine pubblico sull’operazione di Chitagá, i violentologi, i redattori politici e gli auto denominati analisti del conflitto, si sono incaricati di coniare la seconda e non meno falsa affermazione: “L’ELN cerca di mostrare la propria forza con l’azione militare del Norte de Santander”.
Questa lettura è bugiarda, fatta da un punto di vista guerrafodaio che misura le parte in conflitto per la propria capacità bellica, e non per la forza delle idee e la giustezza del progetto politico. Questa azione militare, che equivale alla risposta guerrigliera alla militarizzazione del paese mediante piani disegnati dal Pentagono e inquadrata nella lotta di liberazione nazionale e sociale, è presentata come un tentativo di richiamare l’attenzione per far pressione sui dialoghi di pace.
Al di là delle due precedenti affermazioni, l’ultradestra sta presentando e diffondendo una affermazione denominata “la pace con impunità”, come un modo per ostacolare l’uscita politica dal conflitto e di rifiutare le garanzie politiche che si discutono nei dialoghi tra il governo e le FARC.
L’oligarchia, da qualche tempo, sta utilizzando la strategia per invisibilizzare l’azione politico-militare dell’ELN, per imprimere nell’immaginario collettivo l’idea di una organizzazione sul punto di scomparire insieme al proprio progetto politico. Ma quando si rompe questa logica con la forza dei fatti, come con l’operazione Primavera di Chitagá, vengono fuori alcuni creatori di opinione ad inculcare nella collettività nazionale la percezione che le azioni della guerriglia siano contro la pace.
Per questo è necessario riaffermare che l’ELN ha pubblicamente proposto al governo un cessate il fuoco bilaterale e delle ostilità, per alleviare la situazione della popolazione sprofondata nel conflitto e per creare fiducia e speranze di pace, nonostante che il governo si sia sistematicamente negato a ciò, con l’argomento che un cessate il fuoco rafforza gli insorti.
Comprendiamo che la guerra imposta dalla classe al potere, riporti immensi dividendi ai suoi agenti sia negli USA come in Colombia, oltre a servire come minaccia nella regione, e questa è la vera ragione per continuare ad estenderla e non cercare la sua fine, in questa contraddizione si trovano le offerte di pace che ci offrono oggi.
5 giugno 2013
Voces de Colombia – ELN
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Rómulo Carvalo, “Falso que los soldados hayan sido rematados” pubblicato il 05-06-2013 in Voces de Colombia – ELN, su [http://www.eln-voces.com/index.php/es/nuestra-voz/militancia/424-falso-que-los-soldados-hayan-sido-rematados] ultimo accesso 10-06-2013. |