In Brasile qualcosa dà cattivo odore


Sofia

Le principali agenzie di consulenza tagliano le previsioni di crescita.

Per quest’anno, banche e agenzie di consulenza brasiliane hanno cominciato a rivedere al ribasso le previsioni di crescita economica del paese vicino, dopo che venerdì si è saputo che l’industria brasiliana ha registrato a marzo una caduta semestrale del 3,3 per cento, secondo quanto ha informato il quotidiano Fohla de Sao Paulo. Ora si prevede una crescita annuale del PIL che oscilla tra il 2 e il 2,8 per cento, secondo l’agenzia di consulenza, anche se ciò che preoccupa di più è la tendenza al ribasso, che potrebbe approfondirsi. Nel governo nazionale sono pendenti dal Brasile, se si arresta  o continua a crescere a cifre molto basse, sarà molto difficile sperare in un forte recupero dell’economia argentina.

La banca Bradesco ha ridotto per quest’anno la stima di crescita del Brasile dal 3,5 al 2,8 per cento e dal 4 al 3,5 per cento per il 2014. “La nostra revisione è stata influenzata dalla recente aggregazione dei risultati più deboli dell’attività economica”, ha sottolineato il rapporto di Octavio de Barros, direttore di Ricerca e Studi economici della banca. L’agenzia di consulenza Tendencias, da parte sua, a dicembre dava una espansione dell’ 1,1 per il primo trimestre che ha ridotto allo 0,8 e un miglioramento annuale del 2,2 che ha tagliato al 2 per cento. Ha anche corretto le sue previsioni l’agenzia di consulenza LCA. La proiezione del primo trimestre è scesa dal 1,3 al 1,2 per cento e quella di tutto l’anno dal 2,8 al 2,6 per cento. Infine il Banco Itaú ha informato che rivedrà al ribasso anche le sue previsioni, ma ancora non lo ha fatto.

L’arretramento dell’industria brasiliana è uno dei fattori che più influisce nelle revisioni. Nel trimestre è diminuito dello 0,5 per cento semestrale e ha una partecipazione del 25 per cento nel PIL che l’istituto di statistica IBGE divulgherà alla fine di questo mese. L’industria alimentare ha avuto sul risultato il peso negativo maggior, con una caduta accumulata del 4 per cento negli ultimi due mesi dell’indagine, dovuta fondamentalmente alla caduta delle esportazioni.

Per l’Argentina è una cattiva notizia perché negli ultimi anni ha costruito un’alleanza strategica con il Brasile non solo dal punto di vista politico ma anche economico. Pertanto, un rallentamento del suo principale socio regionale danneggerà le esportazioni nazionali, fondamentalmente di auto e alimenti, aggiungendo una complicazione addizionale al momento di raggiungere l’obiettivo dei 10.000 milioni di dollari di saldo attivo commerciale annuale.

6 maggio 2013

Página12

tratto da “desde abajo”

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da:
Sofia, “Algo huele mal en Brasilpubblicato il 06-05-2013 in desde abajo, su [http://www.desdeabajo.info/actualidad/internacional/item/21949-algo-huele-mal-en-brasil.html] ultimo accesso 08-05-2013.

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