Rappresentanti del sistema di sicurezza e giustizia dei popoli della Montaña e della Costa Chica del Guerrero appoggeranno i professori fino a quando si riuscirà a garantire l’educazione gratuita.
Messico. – Il Coordinamento Regionale delle Autorità Comunitarie (CRAC-Polizia Comunitaria) si associa alla difesa della gratuità dell’educazione nel Guerrero “informando i padri, per mezzo dei commissari, delle ragioni per le quali i professori non faranno lezione”, e con una commissione che accompagnerà le mobilitazioni, spiega in una intervista a Desinformémonos Raúl de Jesús Cabrera, coordinatore della Casa di Giustizia di San Luis Acatlán, che smentisce che il loro appoggio consista in un accompagnamento armato.
Dopo che il governo dello stato si è impegnato con i professori a promuovere una legge che garantizzi la gratuità dell’educazione, la creazione di un istituto autonomo di valutazione e l’ottenimento di posti automatici, tra i vari punti, i legislatori il 2 aprile hanno approvato una legge che disattende gli accordi. I negoziati si sono rotti e le manifestazioni sono arrivate fino alla strada Messico-Acapulco, che è stata sgombrata il 5 aprile con la conseguenza di professori arrestati e feriti. I professori hanno deciso di continuare le mobilitazioni e di non recarsi nelle aule di lezione.
In una intervista telefonica, Cabrera precisa che le affermazioni del fatto che la CRAC invierà dei contingenti “possibilmente armati” nelle mobilitazioni dei professori non sono certe, non è una decisione che hanno preso le autorità di questo sistema comunitario di giustizia che opera nella zona della Montaña e della Costa Chica, e non è qualcosa “in cui possano mettersi totalmente”. La decisione di appoggiare lo sciopero dei professori è stata presa “perché è qualcosa che riguarda i figli dei contadini del territorio”.
“Abbiamo avuto una riunione con i maestri dove ci hanno spiegato che la riforma riguarderà la gratuità dell’educazione e per questo siamo entrati; non si è parlato della questione del loro esame e salario”, precisa Raúl de Jesús.
Riguardo alle mobilitazioni, il coordinatore della casa di giustizia più antica della Polizia Comunitaria comunica che sarà inviata una commissione rappresentativa per partecipare ai cortei e accompagnare i professori in una conferenza stampa. “I compagni della casa di giustizia di El Paraíso già da prima li stavano appoggiando, ma non con uniformi e armi perché non c’era accordo”, precisa.
Il coordinatore comunica che altre organizzazioni sono state appoggiate moralmente, ma “con l’educazione, è la prima volta che entriamo”. La riunione tra la CRAC e i professori è avvenuta dopo lo sgombero che la Polizia federale ha fatto del blocco, da parte dei professori, della strada Messico-Acapulco.
Un comunicato della CRAC datato 6 aprile – che è diventato pubblico dopo la riunione con i professori – ricorda ai deputati che devono riprendere le proposte del Coordinamento Statale di Lavoratori dell’Educazione del Guerrero (CETEG, la sezione 14 del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell’Educazione), “sono loro che se ne intendono di educazione”.
“In questo momento di repressione dei professori, anche la nostra istituzione è aggredita, perché con la repressione viene negato il diritto alla manifestazione delle idee, alla cittadinanza viene negata la partecipazione nel prendere le decisioni per continuare nella costruzione un migliore stato del Guerrero”, comunica la CRAC nel comunicato.
Sulla possibilità che l’appoggio vada oltre, il comunicato segnala che nei prossimi giorni avranno delle riunioni con i professori per concordare un piano d’azione congiunto che sarà portato a termine “fino ad ottenere che il governo dello stato e quello federale garantizzino il pieno rispetto del diritto all’educazione gratuita per i nostri figli”. Le azioni, comunica De Jesús Cabrera, saranno “secondo come si metteranno le cose; andremo a consultarci per decidere questo”, termina il coordinatore della Casa di Giustizia di San Luis Acatlán.
8 aprile 2013
Desinformémonos
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da: |
“Se une la Policía Comunitaria a la defensa de la educación, sin armas” pubblicato l’ 08-04-2013 in Desinformémonos, su [http://desinformemonos.org/2013/04/la-policia-comunitaria-en-defensa-de-la-educacion/] ultimo accesso 12-04-2013. |