Non arrivano notizie di disordini dal Venezuela. Nelle ore precedenti all’annuncio della morte del presidente, dopo aver comunicato che le sue condizioni erano critiche, il Maduro aveva denunciato i piani di destabilizzazione dell’opposizione e comunicato che erano stati espulsi due funzionari dell’ambasciata Usa che stavano lavorando per far precipitare la situazione.
Nelle ore seguenti la morte di Chavez la polizia caraqueña è stata mobilitata per sorvegliare le vie della città ed evitare possibili tentativi di disordine. Intanto una folla di venezuelani si dirigeva spontaneamente verso plaza de Bolivar dove chiedeva di rendere omaggio al corpo del lider scomparso. La salma di Chavez sarà trasferita oggi all’Accademia Militare dove verrà esposta fino a venerdì, giorno dei funerali. Sono stati dichiarati sette giorni di lutto nazionale e per il resto della settimana le scuole resteranno chiuse.
Dal barrio 23 de enero, storico quartiere popolare di Caracas, militanti della Coordinadora Simon Bolivar fanno sapere che resteranno nelle strade per esprimere la loro lealtà alla rivoluzione bolivariana “Ci poniamo in ginocchio, con l’eredità che ci ha lasciato il nostro comandante […] Più che mai siamo con la Rivoluzione e la Patria che ci ha lasciato quest uomo”.
Dichiarazioni di cordoglio sono arrivate da tutti i presidenti dell’America latina e i presidenti di Argentina e Uruguay sono già in viaggio verso il Venezuela. Anche da quello colombiano, Santos ha ricordato il suo fondamentale lavoro come mediatore nel processo di pace che si sta svolgendo nel vicino paese “Se abbiamo avanzato su un solido processo di pace con progressi concreti ed evidenti, è anche grazie all’impegno senza limiti del presidente Chavez e del governo venezuelano.
Riguardo al futuro del Venezuela dopo la scomparsa di Chavez il ministro degli esteri Elias Jaua è stato chiaro: il governo bolivariano “resterà attaccato alla Costituzione”. La morte di Chavez ha comportato “un’assenza assoluta” al governo del paese “ora i passaggi da seguire sono l’insediamento temporaneo del vicepresidente della Repubblica e la convocazione di elezione nei prossimi 30 giorni”. Ha anche ricordato che, al momento di annunciare la futura operazione lo scorso dicembre, Chavez ha “proposto il vicepresidente” come candidato del Psuv alle eventuali elezioni e assicurato che il governo andrà avanti “senza abbandonare i principi e gli ideali rivoluzionari”.
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