3 marzo 2013, siamo stati informati della terribile notizia dell’assassinio del grande lottatore, Sabino Romero. Zenaida Romero, sua figlia, ha confermato che è stato assassinato in circostanze ancora sconosciute, alle 8 pm a El Tukuko, Sierra di Perijá, stato del Zulia, mentre scendeva da Chaktapa per votare l’elezione del Cacique Mayor (Grande Capo Indigeno, n.d.t.). Si presume che gli sia stata tesa una imboscata mentre si trasferiva insieme alla sua cara Lucía, che in questo vile attacco è stata gravemente ferita.
La storia di Sabino, è stata piena di persecuzioni a causa della sua coraggiosa lotta per la terra degli Yukpa. Suo padre fu assassinato per gli stessi motivi e, l’anno passato, anche Alexander Fernández è stato assassinato per la stessa causa. Molti yukpa hanno sofferto la persecuzione, i maltrattamenti e l’indifferenza, e gli è stata tolta la vita nella storica lotta per i confini delle loro terre.
Sabino Romero Izarra, cacique di Chaktapa, è stato un grande difensore dei diritti indigeni, la sua lotta è stata seguita da molti movimenti e collettivi che hanno visto in lui uno dei rivoluzionari più autentici dei tempi attuali. Sabino, si è scontrato con i grandi proprietari terrieri, che per secoli hanno usurpando le loro terre ancestrali. Suo padre José Romero, che fu assassinato con una bastonata, seminò in lui le idee del diritto alla terra yukpa. Molti yukpa sono stati assassinati in questa lunga battaglia per tracciare i confini dei loro territori ancestrali, ma fino ad ora, tutti questi crimini sono rimasti impuniti.
In numerose occasioni Sabino ha accusato le istituzioni governative locali di complicità con gli allevatori della zona, ai quali non conveniva la sua agguerrita e giusta lotta per la terra. In varie occasioni, Sabino ha denunciato gli allevatori di Machiques (GADEMA), come l’origine degli assassini su richiesta o con sicari degli yukpa, così come ha denunciato il quotidiano La Verdad, che fa da portavoce degli allevatori proprietari terrieri, per criminalizzare gli yukpa.
Molte volte abbiamo denunciato attraverso questo mezzo di comunicazione la persecuzione e i maltrattamenti verso Sabino, ma in questa lotta si è fatta sentire solo la sordità del governo. Oggi lamentiamo le conseguenze di questa sordità del governo.
Ci informano che il suo cadavere è ancora lungo strada di Tukuko, in attesa che le relative autorità gli diano la dignità nella sua morte, cosa che non poterono fare nella sua vita.
Ripudiamo questo eccellente omicidio di uno dei grandi indigeni della nostra terra, orgoglio dei nostri movimenti rivoluzionari.
SABINO VIVE LA LOTTA CONTINUA! SABINO SIAMO TUTTI! SABINO È LA STRADA!
Videointervista a Sabino:
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=lNgkIgFvAO0
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=251C5xX8d48
Vedere un reportage realizzato da BarrioTV nell’ottobre dell’anno passato:
Fonti Video: https://www.youtube.com/user/barriotvbarriotv?feature=watch
Fonti Video: http://www.youtube.com/user/lbracci2?feature=watch
03-03-2013
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da: |
“Asesinaron al cacique yukpa Sabino Romero” pubblicato il 03-03-2013 in Aporrea, su [http://www.aporrea.org/ddhh/n224288.html] ultimo accesso 06-03-2013. |