13 febbraio 2013: inizia l’era del FRACKING A CHUBUT, le comunità indigene presentano un atto di tutela e le Assemblee lo dichiarano ”Giorno di Lutto”.

Le comunità aborigene di Chubut, rappresentate da Marcelo Pintihueque, hanno presentato lo scorso 8 febbraio nei tribunali di Comodoro Rivadavia un ricorso di tutela per il pozzo di petrolio non convenzionale della zone di El Trébol.

Nel suddetto pozzo l’impresa YPF, di nuovo statale, inizierà a realizzare lavori di esplorazione e prospezione utilizzando per la prima volta la metodologia della frattura idraulica (“fracking”), un fatto di tale rilevanza che sarà inaugurato, il prossimo 13 febbraio, con un cerimonia dalla stessa Presidente della Nazione, Cristina Fernández de Kirchner.

Nonostante ciò, l’autorizzazione del pozzo si basa su due pratiche iniziate nel Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile della provincia, una delle quali, con il numero 1318/2012, non è stata pubblicata, fatto che significa una omissione amministrativa grave. www.diariodemadryn.com/vernoti.php?ID=153870

D’altra parte, è trapelato che i disaccordi e le manovre fatte su questo caso nel Ministero dell’Ambiente sono stati determinanti nella richiesta di rinuncia di Eduardo Maza, che fino alla settimana scorsa ha svolto il ruolo di Ministro. www.elcomodorense.net/63814/

A causa di ciò, l’Unione delle Assemblee Chubutensi si trova in stato di ALLERTA E MOBILITAZIONE giacché considera che lo sfruttamento di idrocarburi non convenzionale o FRACKING sia una pratica altamente aggressiva e devastatrice per l’ambiente e la salute delle comunità, equiparabile alle MEGAMINIERE. www.rawsonline.net/pag/noticias.asp?id=5732

Nell’ultimo incontro dell’UACH, il passato 2 febbraio a Puerto Pirámides, il 13 febbraio è stato dichiarato GIORNO DI LUTTO PER LA PROVINCIA DI CHUBUT. A Comodoro Rivadavia, i partecipanti dei distinti popoli di Chubut all’assemblea faranno dei lavori per ripudiare l’inzio dell’era del FRACKING e diffondere informazioni su questa pericolosa attività.

13/2/2013

La Haine