Perché l’espropriazione delle terre è bloccata dal governo di Dilma?


Concepción Alexandre, Coordinatore Nazionale del Movimento dei Senza Terra (MST) del Brasile, analizza la capitolazione all’agronegozio durante il governo di Dilma Rousseff.

Come valuta storicamente il numero di espropriazioni e insediamenti? Dal 2008/2009 la quantità di famiglie insediate e le espropriazioni stanno scendendo.

Sfortunatamente, negli ultimi due anni del governo di Lula e ora con il governo di Dilma, è stata abbandonata la politica di espropriazione dei latifondi. Questa è una mancanza di rispetto alla Costituzione, che stabilisce che ogni latifondo improduttivo debba essere espropriato e diviso per chi lo vuole lavorare. In secondo luogo, la politica del governo favorisce la concentrazione della proprietà della terra in tutto il paese e i latifondisti lo apprezzano.

Come valuta lo sviluppo della riforma agraria durante la gestione del Partito dei Lavoratori (PT, al governo), dal 2003?

I governi di Lula e di Dilma non sono governi né del PT né di sinistra. Sono governi di un fronte politico che riunisce un esteso elenco di classi sociali brasiliane. Dalla borghesia dell’agronegozio alla classe media, la classe lavoratrice, i contadini e i più poveri. La natura della sua composizione le dà stabilità politica e ampi margini di appoggio nell’opinione pubblica, ma impedisce riforme strutturali che danneggerebbero gli interessi delle classi privilegiate.

Così, in questo governo, è bloccata non solo la riforma agraria, anche quella tributaria, la riforma politica, la riforma della giustizia, la riforma dell’industria, la riforma urbana e quella dell’educazione. Il governo non riesce ad approvare nemmeno la riduzione della giornata di lavoro a 40 ore settimanali, una questione di civiltà che i paesi del capitalismo industriale hanno già adottato.

Come valuta il governo di Dilma Rousseff di questi due anni, con appena 76 proprietà espropriate?

Una vergogna! Il governo di Dilma è ostaggio di questa allenaza con l’agroindustria, che è il latifondo modernizzato, alleato con le imprese multinazionali. Il governo si nasconde con la protezione che i grandi mezzi di comunicazione danno a questa alleanza e con i saldi della bilancia commerciale.

Ma si dimentica che questo modello porta alla concentrazione della terra e dei profitti, toglie il lavoro a molta gente, distrugge l’ambiente mediante l’uso di veleni agricoli, che producono il cancro. Appaiono 500.000 nuovi casi di cancro all’anno a causa degli alimenti. Il cancro è democratico perché danneggia tutto il mondo. È un modello depredatore dell’ambiente e nei municipi dove è egemonico aumenta solo gli indici di disuguaglianza. La storia invierà la fattura a questo governo. Ma allora sarà tardi …

Come cambiare questo scenario nel 2013? Che vuole fare il MST o che si aspetta dal governo federale?

Il MST continuerà a lottare e ad occupare latifondi improduttivi per costringere alle espropriazioni e, allo stesso tempo, a tessere alleanze che ci portino ad un nuovo progetto di paese. Nonostante ciò, la riforma agraria non è solo l’aumento del numero degli espropri, questa è un obbligo costituzionale. La riforma agraria è necessaria per cambiare il modello agricolo, lasciare da parte l’agronegozio e riorganizzare l’agricoltura che deve basarsi sulla produzione di alimenti per il Mercato interno. Riforma agraria per riorganizzare il settore agroindustriale, basata sulle cooperative e non su grandi imprese multinazionali come ora. Adottare una matrice tecnologica di agroecologia, preservare l’ambiente e frenare l’esodo rurale verso le grandi città. Ma per questo è necessario un nuovo progetto per il Brasile. Questo progetto dipende dalla costruzione delle alleanze di classe che vanno aldilà delle basi sociali e della forza politica del movimento contadino.

22/1/2013

MST / Folha do Sao Paulo

da La Haine

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da:
“¿Por qué la expropiación de tierras está parada por el gobierno de Dilma?pubblicato il 22-01-2013 in La Haine, su [http://www.lahaine.org/index.php?p=66629] ultimo accesso 31-01-2013.

 

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