Decine di feriti per la repressione a Rawson


Rawson, Provincia di Chubut, martedì 27 novembre, 5 del pomeriggio. Decine di partecipanti delle assemblee “no alle miniere” sono stati gravemente feriti da circa 500 uomini di una squadraccia dell’UOCRA, assoldati da funzionari del governatore Martín Buzzi.

Il governo provinciale cerca con tutti i mezzi di autorizzare le mega miniere, proibite dalla legge 5001, mediante un sistema di norme con cui sta minacciando una eventuale riforma.

Militanti delle organizzazioni socio-ambientaliste che fanno parte dell’Unione delle Assemblee della Patagonia (UAP) in modo pacifico si sono autoconvocati, come abitualmente fanno, presso la sede legislativa chubutense, ma sono stati violentemente repressi da operai dell’UOCRA (sindacato delle costruzioni), occupati nella costruzione di un “doppio sentiero” che comunica Trelew con Puerto Madryn. Il gruppo pro miniere, assoldato per l’occasione, era arrivato con pali e catene, posizionandosi dietro la doppia recinzione posta dalla polizia provinciale. Un altro gruppo di repressori con cartelli pro minatori era entrato a Rawson provenendo dalla località di Paso del Sapo.

I feriti sono molti, alcuni in modo molto grave e secondo i commenti dei compagni mobilitati era molto tempo che nella provincia di Chubut non si vedeva una simile repressione.

Ministri e funzionari del governo di Buzzi si erano rifiutati di fare una consultazione popolare, considerando che una legislatura leale ai loro scopi farebbe le riforme del sistema delle norme minerarie, dopotutto, dicono per negare la consultazione, “il popolo governa attraverso i suoi rappresentanti”. Con la forza d’urto il governo della provincia di Chubut vuole dimostrare che c’è una parte importante della popolazione che desidera le mega miniere contaminanti e, siccome sono gradite, la violenza è il modo che utilizzano per approvare un sistema favorevole di norme.

 “Carneficina nella Sede Legislativa di Chubut”

Questo è il termine che hanno usato i cittadini che erano presenti ai fatti.

Alle ore 16.30 di martedì 27/11, un gruppo di giovani, donne e adulti che si dirigeva a presenziare la sessione dei deputati sono caduti in una IMBOSCATA compiuta da circa 300 persone che con PALI e CATENE hanno colpito donne e bambini, dei quali almeno tre si trovano ricoverati.

Gli aggressori hanno utilizzato la ZONA LIBERATA dalla polizia e appartenevano a settori per il SÌ ALLE MINIERE.

Vari di loro erano del sindacato che pochi giorni fa si era riunito a Buenos Aires con il Deputato Nazionale Carlos Eliceche, che aveva richiesto il loro appoggio per ottenere l’approvazione del Sistema di Norme Minerarie.

Mentre gli aggressori si scagliavano contro i cittadini che già da più di tre mesi assistono tutti i martedì e giovedì alla camera dei deputati, molti legislatori provinciali guardavano la scena dalle finestre dell’assemblea, mentre la polizia non è mai apparsa.

Quando i cittadini si sono diretti verso il commissariato locale, la stessa polizia ha riconosciuto che si trattava di una ZONA LIBERATA.

Un ragazzo di 15 anni, una giovane ed una donna matura si trovano ricoverati per ferite da oggetti contundenti.

Dichiariamo responsabile il DEPUTATO NAZIONALE CARLOS ELICECHE E IL GOVERNATORE BUZZI, e tutti I funzionari che hanno liberato la zona, di quanto è successo e può succedere d’ora in poi.

28-11-2012

Unión de Asambleas Patagónicas (UAP)

Rebelión

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da:
“Decenas de heridos por represión en Rawsonpubblicato il 28-11-2012 in Rebelión, su [http://www.rebelion.org/noticia.php?id=159922&titular=decenas-de-heridos-por-represión-en-rawson-] ultimo accesso 28-11-2012.

 

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