30 popoli mixtechi decidono di unirsi alla Polizia Comunitaria


Margena de la O

Alla fine le adesioni saranno di 134 comunità in 13 municipi.

“Il diritto di tutti è vivere in libertà”, si legge su una casa bianca di fango e paglia di Miahuichán, San Luis Acatlán, piccola comunità mixteca sede da 17 anni delle attività della Polizia Comunitaria.

“Zapata vive, la lotta continua!”, si ode dalla voce di un bambino del gruppo di Atenco, riconosciuto per i machete nella mano sinistra in alto, verso la piazza dove ci sono stati cinque tavoli di lavoro che sono stati organizzati dai nove coordinatori delle tre case di giustizia del Coordinamento Regionale delle Autorità Comunitarie (CRAC), situate nei capoluoghi di de San Luis Acatlán, Espino Blanco (Malinaltepec) e Zitlaltepec (Metlatónoc): Organizzazione delle donne comunitarie, Incontro di esperienze su sicurezza e giustizia, Difesa del territorio, Esperienze e possibilità di nomina delle autorità municipali per usi e costumi, e Repressione del movimento sociale.

Contingenti di altre organizzazioni, come Tlachinollan, Ceteg, La Parota, Xochistlahuaca e Ayotzinapa, si vedono nelle piccole strade tra i poliziotti comunitari vestiti di camicie verdeoliva e sandali artigianali.

Ai 17 anni, nella cerimonia inaugurale, la notizia che ha predominato è che il territorio di influenza comunitaria (104 comunità in 13 municipi della Costa Chica e de La Montaña) crescerà, giacché si aggiungono 30 comunità mixteche di Ayutla. Domani (domenica) riprenderà la protesta.

Di queste 30 comunità, fino ad oggi sono arrivati a Miahuichán solo i rappresentanti di circa 20. I rimanenti non hanno potuto. Fino all’ultimo minuto di ieri (venerdì), la delinquenza organizzata lo ha impedito, ha denunciato il dirigente del CRAC, nelle comunità di Ayutla, Arturo Campos Herrera, senza dare altri dettagli perché preferisce essere informato domani dai diretti danneggiati.

Ha precisato che l’ostilità della delinquenza organizzata contro i paesi di Ayutla è cresciuta nei passati 15 giorni.

Ha spiegato che Ahucachahue è la comunità più grande della parte bassa di Ayutla, meticcia, con forti problemi di delinquenza organizzata. Coapinola (la madre delle comunità mixteche), La Concordia e El Charco sono già presenti.

Per essere liberi, ha commentato, le comunità hanno deciso e si sono organizzate per darsi la sicurezza che i governi non hanno potuto dare loro. Nelle comunità di Ayutla, i delitti più comuni sono gli assalti lungo i sentieri, il furto di bestiame e gli omicidi. Nelle assemblee, gli abitanti di ciascuna comunità mixteca hanno eletto tra i propri uomini tra gli 8 e i 16 poliziotti, secondo il numero di abitanti.

Questo principio di libertà attraverso l’organizzazione dei loro popoli contro la delinquenza, secondo Valentín Hernández, consigliere del CRAC, lo hanno compreso anche gli altri municipi del  Guerrero pregiudicati dal crimine, come Olinalá e Huamixtitlán, e  comunità di stati vicini, come Cherán, Michoacán, che sono stati al tavolo di lavoro su Incontro di esperienze su sicurezza e giustizia.

“Stiamo prospettando come difenderci, come rafforzare i processi che si stanno dando in queste regioni. Li chiamiamo a resistere, ad essere saldi e a continuare a consolidare i propri processi”, ha spiegato.

Ha detto che il coordinamento e l’accompagnamento riguarda sempre gli eventi di ciascun municipio, perché sono diverse le cause che li hanno portati ad organizzarsi. A Huamuxtitlán e Olinalá, gli abitanti si sono organizzati per creare i propri gruppi di autodifesa contro la delinquenza organizzata.

Nel discorso inaugurale Felícitas Martínez Solano, consigliera del CRAC, ha menzionato le ragioni e le cause dell’organizzazione comunitaria: “la giustizia per noi implica la possibilità di avere sanità, educazione e il rafforzamento delle nostre culture, diverse, disuguali”.

Si è in attesa per domani, secondo il programma dei coordinatori, dell’atto più forte di questi 17 anni dalla creazione del CRAC, in cui si attende la presenza del governatore Ángel Aguirre Rivero, che nei suoi discorsi si è mostrato favorevole al sistema comunitario, come metodo per combattere la delinquenza nei paesi, ma nei fatti non ha dato alcun aiuto.

24-11-2012

La Jornada Guerrero 

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da:
Margena de la O, “Acuerdan 30 pueblos mixtecos sumarse a la Policía Comunitariapubblicato il 24-11-2012 in La Jornada Guerrero, su [http://www.lajornadaguerrero.com.mx/2012/11/25/index.php?section=sociedad&article=004n1soc] ultimo accesso 27-11-2012.

 

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