A Panama i manifestanti contro la privatizzazione dei terreni sono di nuovo repressi


La Polizia è tornata a reprimere duramente i manifestanti che di nuovo hanno protestato contro la legge che autorizza la privatizzazione dei terreni nella zona di Colón.

“Ancora una volta la popolazione panamense è repressa dal corrotto governo di Ricardo Martinelli”, ha dichiarato alla stampa il dirigente del Sindacato Unico dei Lavoratori delle Costruzioni e Similari (Suntracs), Saúl Méndez.

Nella nuova ondata repressiva ci sono stati, secondo le agenzie di stampa, almeno 50 arresti e un numero indeterminato di feriti. A quanto sembra le proteste continueranno, nonostante la volontà del governo di destra di farle terminare a sangue e fuoco.

La repressione delle proteste, per la normativa che pemette allo stato di privatizzare i terreni della zona franca di Colón, la settimana scorsa si è presa la vita di un minore di 10 anni di età e ha fatto almeno 30 feriti.

Questa protesta avviene nell’ambito di una serrata di 48 ore decretata dalla Camera di Commercio di Colón, che si è pronunciata contro la Legge 72 firmata dal presidente Ricardo Martinelli, per la privatizzazione dei terreni della Zona Libera di Colón (ZLC).

Martinelli, che giovedì notte era arrivato dalla Germania, vedendo ciò che si era scatenato a Colón per la legge che aveva voluto fare di nascosto, si è rapidamente imbarcato per un nuovo giro attraverso l’Asia, un periplo di otto giorni con destinazione Giappone e Vietnam. Come avrebbe potuto essere Bután e Mongolia.

23/10/2012

La Haine / Agenzie

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da:
“Actualizado: Manifestantes contra privatización de terrenos vuelven a ser reprimidos en Panamápubblicato il 23-10-2012 in La Haine, su [http://www.lahaine.org/index.php?p=64737] ultimo accesso 23-10-2012.

 

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