ormai le meravigliose sorti della diga del Quimbo sembravano assicurare che il “progresso” ha la meglio sulle stupide pretese dei pescatori.
La protesta è stata repressa, i peones hanno capito chi è il più forte:
il fiume deviato, la docile Magdalena ha accettato di entrare nel tunnel che le imprese europee hanno costruito per lei.
Poi che è successo?
È successo che la Magdalena ci ha ripensato.
Non è bastato l’esercito, 1200 uomini del battaglione speciale energetico,
non è bastato l’ ESMAD, gli squadroni antisommossa,
non è bastata la “confianza inversionista” assicurata dai governi Santos e Uribe,
non sono bastati i soldi di Enel ed Endesa,
non è bastata la capacità ingegneristica di Impregilo.
La Magdalena s’è incazzata, ha straripato, s’è portata via il muro di contenimento, ha ripreso il suo corso normale. No, nel tunnel non ci passo.
LA RESISTENZA CONTINUA