Dopo l’arresto e la consegna del giornalista Joaquín Pérez Becerra (25 aprile) questa volta è toccato a Guillermo Enrique Torres alias “Juan Conrado” il “cantante delle Farc”. Arrestato in un’operazione della polizia venezuelana lunedì scorso (1 giugno) ancora non è stato estradato. Intanto a Bogotà inizia l’Incontro nazionale per la libertà dei prigionieri politici, circa 7.500 in tutta la Colombia.
Il guerrigliero delle Farc, 57 anni, è stato arrestato cinque giorni fa nello Stato di Merida, subito sono state avviate le procedure per l’estradizione. I tempi sono naturalmente molto più lunghi di quelli adottati per il “trasferimento” di Becerra nelle carceri colombiane più di un mese fa, quando furono sufficenti solo 48 ore.
È l’ennesimo guerrigliero estradato dal Venezuela nella vicina Colombia, dove il conflitto armato viene gestito dal governo, che non ne riconosce l’esistenza, con violenze ai contadini (con l’estremo di più di 2000 casi riconosciuti di assassinio di contadini da parte dell’esercito), torture e pessime condizioni di carcerazione per i prigionieri politici, finanziamento e collaborazione tra esercito e paramilitari.
Da 300 giorni in narco-presidente Uribe è stato sostituito dal suo ministro della difesa, Juan Manuel Santos, ma la musica non è cambiata: 206 aggressioni, di cui 34 assassini, di difensori dei diritti umani; assassinio di 15 membri di comunità ostili al regime o alle multinazionali; altri 36.000 profughi interni (in totale sono circa 4,5 milioni); altri 29 casi di esecuzioni extragiudiziarie (contadini assassinati dall’esercito e poi vestiti da guerriglieri per far vedere che stanno vincendo la guerra); 24 sindacalisti uccisi…
In una lettera pubblica inviata al presidente colombiano Juan Manuel Santos, l’Organizzazione Mondiale Contro la Tortura (OMCT) denuncia le condizioni terribili di detenzione dei prigionieri politici colombiani.
In particolare i prigionieri del carcere di media e alta sicurezza di Valledupar (1500 reclusi) stanno dall’8 maggio per la macanza totale di acqua potabile nella prigione, localizzata in una regione dal clima torrido dove le temperature massime arrivano a 35°. L’acqua è stata portata da camion cisterna e distribuita in orari determinati e durante approssimatamente 15 minuti al giorno. L’accesso all’acqua non è garantito nelle docce.
A causa di queste gravi condizioni circa “60 detenuti soffrono di infermità gastrointestinali, che si manifestano con diarrea, vomito e coliche, e infezioni della pelle (…) senza che fino a questo momento gli sia stata garantita una dovuta attenzione medica”
I detenuti che hanno manifestato contro la grave situazione sanitaria sono stati puniti, al momento 60 di loro sono stati imprigionati in diverse torri. A partire dal 10 maggio sono state denunciate diverse aggressioni come quelle con “gas lacrimogeni sparati nelle celle durante la notte, oltre a violente percosse con bastoni, pugni e calci”, tra le vittime Osman Polo Carrillo e Jhon Freddy Molina e altri 5 detenuti che risultano feriti dopo un pestaggio dei cui nomi “non [sono] informati fino ad ora”. “Il 15 maggio 2011 uno dei tenenti carcerari avrebbe ordinato la privazione di alimenti ai prigionieri imprigionati in una delle torri del centro penitenziario e avrebbe minacciato di ricorrere alla forza nel caso che non sospendano le proteste”, anche Hernan Rodriguez Diaz, in sciopero della fame da 14 giorni ha sofferto pestaggi, isolamento e incomunicazione ad opera delle guardie carcerarie.
Questi trattamenti naturalmente non sono una novità in Colombia, paese con più di 7500 prigionieri politici, sia guerriglieri catturati in combattimento che militanti di organizzazioni sociali legali accusati dell’ancora non definito reato di “ribellione”.
Fonti |
Franklin Rosales, Venezuelan Governments Detains Suspected FARC Musician Julián Conrado, pubblicato il 02-06-2011 su [http://venezuelanalysis.com/news/6236], ultimo accesso 05-06-2011. 300 días de gobierno de Santos: Las buenas palabras no frenan la violación de los derechos humanos en Colombia , pubblicato il 03-06-2011 su [http://www.kaosenlared.net/noticia/300-dias-gobierno-santos-buenas-palabras-no-frenan-violacion-derechos-], ultimo accesso 05-06-2011. Organización Mundial Contra la Tortura: Carta abierta al Sr. Juan Manuel Santos Calderón, pubblicato il 18-05-2011 su [http://www.comitedesolidaridad.com/index.php?option=com_content&view=article&id=413:organizacion-mundial-contra-la-tortura-carta-abierta-al-sr-juan-manuel-santos-calderon&catid=31:internacionales&Itemid=67], ultimo accesso il 08-06-2011. |