AIDESEP invita a votare per Ollanta Humala


L’Asociación Interétnica de Desarrollo de la Selva Peruana, maggiore organizzazione indigena del Perù, si è schierata a favore del candidato nazionalista Ollanta Humala, nel ballottaggio di domenica contro Keiko Fujimori, figlia dell’ex presidente Alberto, già condannato nel suo stesso paese per i crimini commessi nella guerra degli anni Novanta contro le guerriglie. L’AIDESEP si è scontrata duramente con il governo peruviano negli ultimi anni, contro le concessioni minerarie e petrolifere in Amazzonia, e il suo leader Alberto Pizango è attualmente in carcere. Pubblichiamo qui il comunicato apparso sul sito dell’Organizzazione.

AIDESEP esorta i popoli [indigeni, ndt] a votare con speranza, senza paura e senza oblio questo 5 aprile

AIDESEP, 2 giugno 2011. Il CDN dell’AIDESEP ha esortato oggi i popoli e i peruviani a votare con speranza, senza paure, senza oblio, con fiducia che a partire dal cinque giugno si costruirà l’inizio di un paese senza differenze sociali, rispettando le comunità indigene, il loro diritto alla libera determinazione sui loro territori ancestrali e rispettando le leggi internazionali come la Convenzione 169 dell’OIL e la Dichiarazione del PP.II dell’ONU.

In questo contesto, hanno lamentato la polarizzazione della campagna presidenziale dove l’ingiuria, le menzogne, gli insulti sono diventate le notizie principali dei mezzi di comunicazione, dimenticando ciò che ha sofferto il nostro paese negli anni Novanta quando il fujimorato governava il Paese: il sequestro sistematico della linea informativa dei media stampati, radiofonici e audiovisivi per nascondere ciò che commetteva un governo nefasto per la storia del Paese come la sparizione violenta di studenti universitari, il controllo del Potere Giudiziario, la distruzione del Tribunale Costituzionale, l’affitto/acquisto dei parlamentari, delle Forze Armate, etc.

Per questo i popoli hanno deciso di appoggiare il progetto di Gana Perù visto che la considerano la migliore opzione di ricambio per il Paese, perché sono loro che hanno sostenuto i popoli indigeni durante le proteste pacifiche del 2008 e del 2009, quando cercavamo di impedire che il governo di Alan García non raggiungesse il suo sogno di deforestare tutta l’Amazzonia per un pugno di denaro.

Il CDN dell’AIDESEP ha valutato che questo progetto accetterà la diversità etnica e culturale del Paese, risolverà i problemi di titulación [assegnazione dei territori, ndt] collettiva e rispetterà la libera determinazione dei popoli e, sotto a partire da questi principi hanno deciso di assegnare il proprio voto a questa opzione.

L’AIDESEP è un’organizzazione indigena composta da 1.350 comunità indigene, raggruppate in 57 federazioni e organizzazioni territoriali, di circa 350.000 abitanti indigeni di 16 diverse famiglie linguistiche. Nata agli inizi degli anni Ottanta dall’unione di organizzazioni esistenti già dagli anni Settanta. Nel 2008 si scontra duramente con il governo, tra gli episodi più drammatici la repressione dell’esercito di un blocco stradale a Bagua dove muoiono più di venti indigeni, lo stadio d’Assedio proclamato nella regione consente ai militari di realizzare altre violenze e sparizioni di militanti. Il presidente dell’Aidesep, Alberto Pizango fugge all’estero (prima in Bolivia poi in Nigaragua) ma al suo ritorno in Perù nel maggio 2010 viene subito arrestato.

Comunicato tradotto dal Comitato Carlos Fonseca da
AIDESEP exhorta a los pueblos a votar con esperanza, sin miedos y sin olvidos este 5 de abril, pubblicato il 02-06-2011 su [http://www.aidesep.org.pe/index.php?id=3], ultimo accesso 03-06-2011.

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