Negli anni quaranta gli USA realizzarono e finanziarono esperimenti illegali in Guatemala violando i diritti fondamentali dei popoli. Inocularono la sifilide e la gonorrea a soldati, prostitute, malati mentali e prigionieri guatemaltechi.
Scritto da AVN
Resumen Latinoamericano/AVN
Al giorno d’oggi gli esperimenti effettuati negli anni ’40 dagli Stati Uniti (USA) in Guatemala hanno lasciato un saldo di 71 persone morte, dopo che furono inoculate con la sifilide e la gonorrea, tra varie malattie veneree.
La cifra è stata riconosciuta dal Dipartimento per la Salute e le Risorse Umane (HHS, nella sigla in inglese) statunitense, che ha sostenuto che l’applicazione di questi metodi hanno violato le norme etiche e sono stati pericolosi, anche se la dichiarazione più dura sul fatto la ha pronunciata il presidente guatemalteco, Álvaro Colom, qualificando gli esperimenti come delitti di lesa umanità.
In un rapporto pubblicata dal HHS, viene semplicemente specificato che il progetto e la direzione degli studi effettuati sui cittadini e le cittadine del Guatemala “sotto molti aspetti furono poco etici”.
Il Dipartimento nordamericano ha inoltre rivelato che 331 delle 497 persone che furono contagiate con la sifilide ricevettero un trattamento medico e che “terminarono di somministrare le dosi di penicillina necessarie solo a 85”.
Il comunicato dell’ente è stato fatto dopo che la dottoressa Susan Reverby, autrice del rapporto che mette allo scoperto gli esperimenti realizzati dagli Stati Uniti nel 1946, aveva diffuso lo studio che ha suscitato il opposizione della popolazione e dell’Esecutivo della nazione centroamericana.
A questo nuovo scandalo si aggiunge la denuncia effettuata dal gruppo statunitense Medici per i Diritti Umani (PHR, nella sigla inglese), che ha richiesto di indagare crimini simili accaduti negli ultimi anni.
Il presidente dell’organizzazione, Frank Donaghue, ha dichiarato che “le scuse del presidente Barack Obama per il caso del Guatemala sono vuote quando la Casa Bianca rifiuta di indagare simili crimini che probabilmente sono avvenuti negli ultimi decenni”.
Il portavoce del PHR ha segnalato che “il fatto evidente e credibile di esperimenti umani illegali da parte della CIA su detenuti nelle carceri clandestine merita ugualmente attenzione e giustizia”.
Donaghue ha ricordato che lo scorso giugno l’organizzazione aveva portato le prove del fatto che l’amministrazione di George W. Bush ha probabilmente realizzato ricerche illegali su esseri umani ed esperimenti sui prigionieri in custodia degli Stati Uniti.
Per Scott Allen, medico e principale autore del rapporto del PHR, la condotta dei professionisti della salute, tanto nel caso del Guatemala come nelle carceri clandestine della CIA, “è una burla ai principi fondamentali dell’etica e della legge” nel campo della medicina.
La rivelazione
Gli esperimenti sui guatemaltechi sono stati fatti conoscere da una indagine di Reverby, del Wellesley College, che ha scoperto documenti negli archivi del defunto dottor John Cutler, che guidò questo programma.
Il medico nel 1946 diresse ricerche sulle reazioni ai medicamenti contro la sifilide e la gonorrea, inoculando queste malattie a centinaia di persone per osservare le reazioni ai trattamenti.
I danneggiati furono reclutati tra i soldati, le prostitute, le persone con malattie mentali ed i prigionieri guatemaltechi.
Il giornale Siglo Veintiuno ha riferito che le prostitute infettate venivano pagate per estendere il contagio attraverso rapporti sessuali con le persone prescelte.
Questo modo di procedere è stato confermato nello studio “Progressi venereologici nella Sezione della Direzione Generale della Sanità Pubblica del Gautemala”, effettuato dal medico Juan María Funes Fonseca.
Martedì scorso il medico ha reso pubblica la sua indagine in cui conferma che le prostitute venivano inoculate con i batteri e dopo obbligate ad avere rapporti sessuali per propagare le malattie.
Un altro studio intitolato “Problemi sierologici in Centro America”, degli autori Genevieve Stout e dello stesso Cutler, ha mostrato l’esistenza di prove del fatto che furono effettuati su bambini in una scuola di Puerto San José, nel dipartimento guatemalteco di Escuintla.
Reverby ha confermato che il progetto era patrocinato dal Servizio Pubblico per la Salute statunitense, l’Ufficio di Presidenza Sanitario Panamericano per la Salute, attualmente Organizzazione Panamericana per la Salute (OPS), ed il Governo dell’allora presidente Juan José Arévalo Bermejo.
Le ripercussioni
Quando lo scorso giovedì il Governo del presidente Barack Obama ha informato l’amministrazione guatemalteca sui fatti, il presidente non ha dubitato nel qualificare gli esperimenti come raccapriccianti e crimini di lesa umanità.
Il Capo di Stato ha anche ordinato di creare la Commissione per il Chiarimento Storico sui Contagi Sessuali, ed ha annunciato che si riunirà con la dottoressa Reverby per ottenere più dati.
La Procura Generale della Nazione ha anche comunicato che sarà attenta sugli progressi, nel caso lo Stato decidesse di intraprendere un’azione legale internazionale.
Da parte sua, il presidente Obama ha avuto un colloquio con Colom, al quale ha chiesto scusa per le infezioni deliberate dei guatemaltechi.
Il Presidente statunitense ha ribadito che il suo Governo ha un “duraturo impegno” affinché gli studi medici attualmente realizzati “riuniscano tutti i più rigorosi standard legali ed etici”.
Tra coloro che hanno alzato la voce per condannare gli esperimenti finanziati dagli Stati Uniti, c’è il direttore dell’Ufficio per i Diritti Umani dell’Arcivescovato guatemalteco, Nery Rodenas.
Il religioso ha sostenuto che per quanto siano una grande superpotenza gli Stati Uniti non possono fare questo tipo di esperimenti ed ha dichiarato che “hanno usato i guatemaltechi come topi da laboratorio”.
Zury Ríos, deputata del Fronte Repubblicano Guatemalteco (FRG), ha avvertito che “non è sufficiente chiedere perdono” e che è necessario “un risarcimento da parte dello Stato, per esempio un serio programma di salute sessuale e riproduttiva”.
Mario Polanco, del Gruppo di Mutuo Appoggio (GAM), a sua volta ha dichiarato che la rivelazione “evidenzia che per gli Stati Uniti il Guatemala è un laboratorio per i suoi esperimenti”.
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da |
AVN , “Experimentos ilegales de EEUU en Guatemala dejaron 71 personas muertas” traducido para Resumen Latinoamericano por S., pubblicato l’ 08-10-2010 su [http://www.resumenlatinoamericano.org/index.phpoption=com_content&task=view&id=2346&Itemid=1&lang=es], ultimo accesso 11-10-2010. |