Multinazionali, terrore e resistenze dalle pianure orientali della Colombia


Il controllo dei territori e
delle risorse naturali, uno spazio di disputa che oppone popoli che
rivendicano
il proprio diritto all’esistenza, ad un equilibrio sapiente e giusto tra
gli
esseri umani e tra questi e il pianeta, e i mercanti globali, le imprese
transnazionali, entità astratte ma quanto mai visibili nella vita
quotidiana,
sacerdoti del capitalismo nella sua espressione neoliberista. Sacerdoti
che
sacrificano giornalmente migliaia di vite umane sui loro altari in
adorazione
del dio denaro, sacerdoti che dispongono di eserciti di assassini, in
divisa e
non.

Giorno dopo giorno arrivano
alle
nostre orecchie ed ai nostri occhi le immagini ormai standardizzate di
conflitti
armati e ideologici per la conquista delle risorse naturali, o per la
mercificazione di esse. La guerra al terrorismo, alla quale solo chi non
vuol farsi domande può
ancora credere e il petrolio, fonte insostituibile del “glorioso”
sviluppo capitalista: due facce della stessa medaglia. Ma la maggior
parte di
questi conflitti restano nell’oblio, non esistono, vittime
dell’ignoranza
colpevole dei mass media, che determinano il confine tra ciò che è reale
e ciò
che non lo è.

Il comitato Carlos Fonseca, la
Onlus Azimut, e l’Associazione Italia Nicaragua vogliono raccontarvi
oggi una
storia differente da quella che ci racconta la televisione, ma purtroppo
troppo
simile a molte altre storie . Questa storia accade in Colombia, un paese
latinoamericano stigmatizzato internazionalemente attraverso lo
stereotipo del
narcotraffico e di una violenza generalizzata.

Il documentario “Casanare:
exhumando el genocidio” propone una visione distinta della problematica
sociale
e economica del paese andino, a partire dalla visione delle stesse
vittime della
violenza. Una violenza evidentemente prodotta dallo Stato e dalle
imprese
petrolifere come ci testimonia il caso Casanare, una regione situata
all’oriente del paese. Il documentario segnala inequivocabilmente i
responsabili
di migliaia di morti e “desaparecidos”, colpevoli a volte
anche solo d’aver espresso la propria opinione in merito all’impatto
ambientale ed economico dell’estrazione petrolifera sul territorio. Le
testimonianze riportate entrano allora a far parte della storia
attraverso un’immagine, uno sguardo, una voce spezzata dal pianto; la
storia che i libri di scuola non ci racconteranno forse
mai qui ed ora, nel 2010, assume le dimensioni di
un genocidio.

I familiari delle vittime non dimenticano i
propri cari e alzano la voce per esigere giustizia e veritá,
considerando che
solo in questo modo si possa evitare che continui e si ripeta l’orrore
vissuto
da questa regione, che solo in questo modo si possano costruire cammini
di
dignità e liberazione.

Dall’esercizio del riscatto
della
memoria è scaturito un processo. Il sangue dei militanti sociali, le
lacrime
dei loro familiari si sono incontrati con la terra, e da questo
matrimonio è
oggi nato un nuovo fiore, il fiore della rivolta.

Da gennaio di quest’anno, la
gente del Casanare, los llaneros, si sono alzati nuovamente in piedi e
portano
avanti da mesi una protesta contro la
multinazionale British Petroleum (BP), la
stessa oggi al
centro della attenzione per l’esplosione di una piattaforma petrolifera
nel
golfo del messico, la stessa che ha firmato il 26 aprile scorso un
contratto da
125 milioni di euro con la regione Lazio e la regione Puglia
.

Da tutti gli angoli del pianeta
si alza il grido degli oppressi,che oggi come non mai è un coro che
unisce tra
loro i percorsi di autodeterminazione, le rivendicazioni del mondo del
lavoro,
le lotte per l’aqua, la difesa del territorio e delle risorse naturali.

L’internazionalismo è il
cammino
necessario per coordinare queste lotte e per vincere il nemico comune

giovedì 6
maggio ore 19:30

EN
MEMORIA DE LAS VICTIMAS

proiezione del
documentario:

Exhumando
el Genocidio
” (sottotitoli in italiano)

presso

l’ass. cult.
Beba do Samba, via de’ Messapi 8, San Lorenzo

info e
prenotazioni: 3396374741/3285750390

ingresso libero

a seguire aperitivo…

evento organizato da:

Associazione ONLUS Azimut

Comitato di Solidarietà con i Popoli del Latino
America “Carlos Fonseca”

Associazione Italia Nicaragua

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