Attentato con auto-bomba in Valle del Cauca, Uribe accusa le Farc


10 morti e 60 feriti, ma
la zona è fortemente sorvegliata dai militari

 


Mercoledì 24 marzo l’esplosione di un
auto-bombaa Buenaventura (Valle del Cauca) ha causato la morte di 10
persone e il ferimento di altre 60. “Quest atto terrorista è opera
del fronte Manuel Cepeda del gruppo terrorista delle Farc, finanziato
dal narcotraffico del fronte 30” ha dichiarato il presidente Alvaro
Uribe in un consiglio di sicurezza realizzato nella città portuale.
Le Farc non si sono ancora pronunciate.


Ma El Espectador scrive che ci sono
ancora molti dubbi sulla matrice dell’attentato “il luogo
dell’esplosione è una zona militarizzata: a due isolati c’è
l’esercito, a uno la polizia, e, se non bastasse, a pochi metri la
Fiscal
ía [procura
giudiziaria], che all’ora del crimine già doveva essere aperta al
pubblico, e quindi sorvegliata da personale armato” e poi le
milizie urbane delle Farc “sono, secondo lo stesso governo,
totalmente sconfitte e cacciate dalla zona”.


Estratto
da articolo in spagnolo: Alfredo Molano Bravo, Y ahora los atentados,
El Espectador 29-03-2010

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