La Presidente del Cile, sig.ra Michelle Bachelet, non si è fatta dei problemi a viaggiare nel territorio Pewenche dell’Alto Bio Bio per inaugurare la centrale idroelettrica Angostura dell’impresa Colbún, di proprietà della famiglia Matte.

La diga costruita sul fiume Huequecura, tra Quilaco e Santa Bárbara, è stata l’occasione per annunciare la sua proposta in materia energetica, e un favore per i gruppi economici che controllano questi affari. “L’iniziativa annunciata dal governo di Michelle Bachelet consiste nel promuovere progetti energetici che apporteranno circa 1500 MW ai sistemi interconnessi del paese. Tra questi progetti si segnalano l’Alto Maipo nella Regione Metropolitana e una serie di progetti basati sul carbone promossi dalle imprese Colbún, Endesa e AES Gener, come dire, dall’oligopolio della produzione dell’energia elettrica. A questi annunci di progetti, si aggiunge l’investimento di 1 miliardo di dollari per portare avanti dei progetti per la trasmissione dell’elettricità. La qual cosa significa un sostegno politico ai progetti energetici dei grandi gruppi economici e il loro appoggio attraverso l’investimento milionario nei progetti di trasmissione dell’energia elettrica prodotta da queste imprese.” (www.resumen.cl, Bachelet assiste all’inaugurazione dell’impresa Hidroeléctrica di Colbún, in mezzo alla contrapposizione della comunità).

Questo annuncio, della stessa Michelle Bachelet, comporterebbe per il Wallmapu una serie di minacce poiché vari di questi progetti stanno per essere installati nel territorio mapuche, e un aiuto a quelli già progettati a Pilmaiken (la centrale Rukatayo), a Neltume, la Centrale Idroelettrica Pangui a Curarrehue o al progetto di trasmissione della transnazionale brasiliana Latin America Power del multimilionario Andre Esteves nella zona di Melipeuco.

Il governo della Bachelet non ha variato di un millimetro la propria rotta nel mantenere e favorire lo sviluppo capitalista nel Wallmapu e non si differenzia in nulla dai suoi predecessori in tema energetico, basti ricordare l’approvazione della Centrale Pangue, da parte di Eduardo Frey Ruiz-Tagle nell’ultimo giorno del suo governo o la continua decapitazione della CONADI durante il governo di Lagos per dar corso alla Centrale Ralco.

Niente di nuovo per il Popolo Mapuche, che non può aspettarsi nulla di buono dai governi dello stato occupante.

9 luglio 2014

País Mapuche