Comunicato sul tentativo di Copo di Stato in Ecuador dell’organizzazione indigena che a interrotto a febbraio i dialoghi sul governo dopo la contestata Legge sull’acqua
“Un processo di cambiamento, per quanto debole sia, corre il rischio di essere sconfitto o di legarsi alla destra, nuova o vecchia, se non stabilisce alleanze con i settori sociali popolari organizzati e progressivamente si approfondisce in essi…
L’insubordinazione della Polizia, aldilà delle loro richieste immediate, rivela per lo meno quattro cose sostanziali:
- Mentre il governo si è esclusivamente dedicato ad attaccare e delegittimare i settori organizzati come il movimento indigeno, i sindacati dei lavoratori, ecc., non ha per niente debilitato le strutture di potere della destra, nemmeno dentro gli apparati dello Stato, la qualcosa si è fatta evidente con la rapidità con cui ha reagito la forza pubblica.
- La crisi sociale scatenata oggigiorno è anche provocata dal carattere autoritario e dalla mancanza di aperture al dialogo nell’elaborazione delle leggi. Abbiamo visto come le leggi, dove c’era accordo, siano state vietate del Presidente della Repubblica, chiudendo qualsiasi possibilità di accordo.
- Di fronte alle critiche ed alle mobilitazioni delle comunità contro le multinazionali minerarie, petrolifere, ed agro-commerciali, il governo, invece di promuovere il dialogo, risponde con una violenta repressione, come è accaduto a Zamora Chinchipe.
- Questo scenario alimenta i settori conservatori. Ora vari settori e personaggi della vecchia destra chiederanno l’abbattimento del governo e l’instaurazione di una dittatura civile o militare; però la nuova destra, dentro e fuori del governo, utlizzerà questa congiuntura per giustificare la sua completa alleanza con i settori più reazionari e con quelli imprenditoriali emergenti.
Il movimento indigeno ecuadoriano, la CONAIE, con le sue Confederazioni regionali e le sue organizzazioni di base manifesta di fronte alla società ecuadoriana e la comunità internazionale il suo rifiuto della politica economica e sociale del governo, e con la stessa energia rifiuta anche le azioni della destra che senza apparire partecipa a questo tentativo di colpo di stato, e al contrario continueremo a lottare per la costruzione dello Stato Plurinazionale con una vera democrazia.
Conseguenti con il Mandato delle comunità, dei popoli e delle nazionalità, e fedeli alla nostra storia di lotta e resistenza contro il colonialismo, la discriminazione e lo sfruttamento di quelli che stanno abbasso, dei depauperati, difenderemo la democrazia e i diritti dei popoli: nessuna concessione alla destra.
In questi momenti critici la nostra posizione è:
- Invitiamo le nostre basi a mantenersi in allerta per mobilitarsi in difesa della vera democrazia Plurinazionale contro le azioni della destra.
- Allarghiamo la nostra mobilitazione contro il modello estrattivista e l’introduzione della mineria su grande scala, la privatizzazione e la concentrazione dell’acqua, il sacrificio della frontiera petrolifera.
- Invitiamo e ci uniamo ai diversi settori organizzati per difendere i diritti dei lavoratori, colpiti dall’arbitrarietà con la quale è stato portato avanti l’iter legislativo, conoscendo che sono richieste legittime.
- Chiediamo al governo nazionale di deporre del tutto l’atteggiamento di concessioni alla destra. Esigiamo che abbandoni la sua attitudine autoritaria contro i settori popolari, la criminalizzazione della protesta sociale e la persecuzione dei dirigenti; questo tipo di politiche l’unica cosa che provoca è aprire spazi alla Destra e crea scenari di destabilizzazione.
La migliore forma per difendere la democrazia è sviluppare una vera rivoluzione che risolva le questioni più urgenti e strutturali a beneficio della maggioranza. In questo cammino ci sono la costruzione effettiva della Plurinazionalità e l’immediato inizio di un processo di rivoluzione agraria e di sprivatizzazione dell’acqua.
Questa è la nostra posizione in questa congiuntura ed in questo periodo storico.
Marlon Santi
PRESIDENTE CONAIE
Delfín Tenesaca
PRESIDENTE ECUARUNARI
Tito Puanchir
PRESIDENTE CONFENIAE
Olindo Nastacuaz
PRESIDENTE CONAICE
Giovedì 30 settembre 2010
| Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da |
| CONAIE, “Llamamos a la unidad de las organizaciones sociales por una democracia plurinacional de los pueblos” traducido para CONAIE por S., pubblicato il 30-09-2010 su [http://www.conaie.org/component/content/article/21-noticas-portal/249-llamamos-a-la-unidad-de-las-organizaciones-sociales-por-una-democracia-plurinacional-de-los-pueblos], ultimo accesso 01-10-2010. |






