Colombia: L’ELN ha iniziato uno sciopero armato di 72 ore contro le minacce di Trump


Il presidente Petro si oppone a questa misura e afferma che la forza pubblica attaccherà la guerriglia.

Questa domenica il presidente della Colombia, Gustavo Petro, si oppone allo sciopero armato di tre giorni convocato dalla guerriglia dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) per protestare contro “le minacce di intervento imperialista” degli Stati Uniti, e ha sollecitato la popolazione a vivere la Natività senza paura.

“L’ordine dato alla forza pubblica della Colombia è di attaccare l’ELN e di difendere il popolo della Colombia di fronte a qualsiasi minaccia esterna”, ha scritto Petro in X, dove ha condiviso il comunicato della guerriglia che convoca, a partire da oggi, uno sciopero armato di 72 ore per opporsi a quello che chiama la “nuova fase del piano neocoloniale” del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Il mandatario, inoltre, ha chiesto al popolo colombiano di “andare alla festa della natività senza paura”, affermando che “la paura paralizza” e che il paese “non si lascerà minacciare né da potenze straniere né da agitatori (narcotrafficanti) vestiti da rivoluzionari”.

“Queste non sono minacce a Trump, sono minacce alla Colombia e al progetto di Bolívar della Grande Colombia (…) Il padrone della Colombia è il popolo della Colombia”, ha aggiunto Petro sullo sciopero dell’ELN, guerriglia con cui il suo Governo iniziò dei dialoghi di pace che furono interrotti nell’agosto del 2024 dopo la scadenza di un cessate il fuoco bilaterale.

Sciopero di tre giorni

Venerdì l’ELN ha annunciato uno sciopero armato da questa domenica fino al 17 dicembre per opporsi al dispiegamento militare statunitense nel sud dei Caraibi e nel Pacifico, vicino alle coste del Venezuela e della Colombia, con il pretesto di combattere il narcotraffico, che secondo la guerriglia “vuole esacerbare il saccheggio dei beni naturali e delle ricchezze nazionali”.

Durante gli scioperi armati, la guerriglia di solito riduce la circolazione dei veicoli lungo le strade e i fiumi, limita la mobilità della popolazione e impone il blocco dei commerci, oltre a lanciare minacce contro coloro che non rispettano gli ordini.

Per il momento, la forza pubblica non ha riportato incidenti, anche se dei media locali hanno informato sulla chiusura totale della strada che comunica i municipi di Cúcuta, alla frontiera con il Venezuela, e Pamplona, dopo il rinvenimento di due bombole con scritte che alludono all’ELN.

Da parte sua, il Fronte di Guerra Urbano Nazionale dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) ha informato che si unirà allo sciopero armato nazionale decretato da questa organizzazione ribelle, una misura che, secondo lo stesso gruppo, si svilupperà per 72 ore in tutto il territorio colombiano.

Avvertimenti del ELN alle città

Anche se ha affermato che non attaccherà civili, la guerriglia ha ribadito l’avvertimento di non “mischiarsi” ai membri della forza pubblica.

In uno dei paragrafi centrali del pronunciamento, il Fronte di Guerra Urbano Nazionale ha inviato degli avvertimenti diretti agli abitanti di varie capitali e municipi del paese. “Informiamo gli abitanti delle città di Cúcuta, Barrancabermeja, Medellín, Bogotá, Cali, Popayán e delle loro aree metropolitane e rurali, di evitare di tenersi vicino a installazioni, veicoli, motociclette di unità della polizia e militari”, dice il documento.

Allo stesso tempo, il gruppo ha fatto un esplicito appello alle imprese di trasporto pubblico e al commercio in generale affinché sospendano le proprie attività durate i giorni di vigenza dello sciopero armato. Questa richiesta si aggiunge all’avvertimento generale emesso dalla guerriglia affinché la popolazione civile limiti la propria mobilità e riduca la propria esposizione a scenari dove ci possa essere la presenza della Forza Pubblica.

Il messaggio si conclude con le parole d’ordine politiche dell’ELN e con la ripetizione del proprio sostegno alla misura, dicendo : “La Colombia… ai lavoratori! Nessun passo indietro… liberazione o morte!”. 

Il pronunciamento dell’ELN spiega anche che la misura cerca di esprimere l’opposizione dell’ELN a ciò che chiama “minacce di intervento imperialista” e alle presunte operazioni del Governo degli Stati Uniti nei territori vicini all’America Latina, che, secondo la guerriglia, farebbero parte di un “piano neocoloniale di Donald Trump”. Il gruppo ha affermato che dette azioni avrebbero lo scopo di saccheggiare i beni naturali e le ricchezze nazionali.

14 dicembre 2025

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Colombia. El ELN comenzó un paro armado de 72 horas contra las amenazas de Trump /Petro rechaza dicha medida y asegura que la fuerza pública atacará a la guerrilla”, pubblicato il 14-12-2025 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2025/12/14/colombia-el-eln-comenzo-un-paro-armado-de-72-horas-contra-las-amenazas-de-trump-petro-rechaza-dicha-medida-y-asegura-que-la-fuerza-publica-atacara-a-la-guerrilla/] ultimo accesso 11-12-2025.

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