Gli ex obiettori di coscienza imputati viaggiano su un volo charter verso la capitale nordamericana. Il regime Ortega Murillo mantiene il silenzio.
Fonti legate ai familiari degli obiettori di coscienza imputati hanno rivelato che nella mattinata di questo giovedì 9 febbraio la dittatura Ortega-Murillo ha scarcerato 222 prigionieri politici, che teneva in diverse carceri del paese.
Fonti diplomatiche hanno confermato che gli ex imputati sono stati imbarcati su un volo charter che viaggia verso gli Stati Uniti, dove arriverà nella capitale nordamericana verso mezzogiorno.
Tra gli ex carcerati si trovano dei prigionieri che si erano nel carcere Modelo e La Esperanza da più di due anni, e obiettori di coscienza che permanevano nel carcere di El Chipote e agli arresti domiciliari da più di 600 giorni.
Nelle ore della notte di questo mercoledì, centinaia di prigionieri sono stati tirati fuori dalle loro celle del carcere Modelo e sono saliti sugli autobus che li hanno portati verso una destinazione sconosciuta. Anche vari prigionieri che erano agli arresti domiciliari sono stati portati, presumibilmente, ad una udienza giudiziaria.
Nelle ultime settimane, i giudici orteghisti hanno applicato “pene accessorie” nelle sentenze di condanna dei prigionieri politici con le quali gli impongono una presunta “inabilitazione perpetua” dei loro diritti politici e civili.
Avvocati esperti in diritto penale hanno giudicato come “nulle”, “illegali” e “incostituzionali” dette pene, perché non esistono nel quadro giuridico nicaraguense, e hanno chiesto l’annullamento dei processi spuri affinché tutti gli obiettori di coscienza recuperino pienamente la propria libertà e i propri diritti politici.
“Deportati” e senza diritti civili
Mentre il volo che trasportava i 222 ex obiettori di coscienza imputati si dirige negli Stati Uniti, il magistrato Octavio Rothschuh Andino, presidente della Corte Uno del Tribunale d’Appello di Managua (TAM), ha notificato pubblicamente che questa istituzione è stata quella che ha ordinato la “deportazione immediata e già effettiva” dei 222 ex obiettori di coscienza imputati.
“Per proteggere la pace, la sicurezza nazionale, l’ordine pubblico, la salute, la morale pubblica, i diritti e le libertà di terzi, i sentenziati che per differenti illeciti hanno violato l’ordinamento giuridico e costituzionale, attentando contro lo Stato del Nicaragua e la società nicaraguense, pregiudicando il supremo interesse nazionale, di conseguenza si ordina la deportazione immediata e già effettiva di 222 persone”, ha letto il magistrato.
Ha anche detto che la “deportazione” degli ex obiettori di coscienza imputati è stata ordinata ieri, 8 febbraio 2023, mediante una risoluzione nella quale si mette in rilievo che le 222 persone deportate “sono state dichiarate traditrici della patria e sanzionate per differenti delitti gravi e inabilitati in modo perpetuo ad esercitare la funzione pubblica a nome e a servizio dello Stato del Nicaragua così come ad esercitare cariche di elezione popolare, rimanendo sospesi i loro diritti cittadini in modo perpetuo”, ha sottolineato.
USA: è stata una “decisione unilaterale”
Il Governo di Joe Biden ha comunicato ai congressisti statunitensi che l’esilio dei prigionieri politici nicaraguensi è stata una “decisione unilaterale” del Governo nicaraguense, anche se ha evidenziato che “diamo il benvenuto a queste persone negli Stati Uniti”.
“Sebbene abbiamo costantemente fatto pressione in pubblico e in privato per la liberazione dei prigionieri politici in Nicaragua, il Governo del Nicaragua ha preso la sua propria decisione di liberare questi prigionieri politici”, ha spiegato il Governo statunitense.
Ha specificato che gli Stati Uniti hanno facilitato il trasporto e l’entrata negli Stati Uniti e fornirà un “sostegno d’emergenza”, che include assistenza medica, fornitura di articoli essenziali, i costi base di vita e assistenza psicosociale.
“Non possiamo commentare sui dettagli delle persone liberate dal Governo del Nicaragua, a parte di indicare che incluso in questo gruppo c’è il signor Michael Healy, un cittadino con doppia nazionalità statunitense e nicaraguense”, ha specificato la comunicazione.
Discorsi di odio di Ortega
Nel novembre del 2021, dopo la sua terza illegittima rielezione, Daniel Ortega pronunciò il primo dei suoi discorsi più virulenti contro i prigionieri politici che ordinò di incarcerare per annullare la loro partecipazione elettorale e politica.
Ortega chiamò i prigionieri politici “figli di cagna degli imperialisti”, oltre ai suoi abituali epiteti di “traditori e vendipatria”, per negargli la loro condizione di nicaraguensi.
“Così come il presidente (Franklin D.) Roosevelt diceva che Somoza è un figlio di cagna, ma che era il nostro figlio di cagna, ossia, questi che lì sono prigionieri, sono i figli di cagna degli imperialisti yankee. Si dovrebbero portare negli Stati Uniti, perché questi non sono nicaraguensi, non hanno patria, affinché là servano per quello che sono, schiavi dell’impero, traditori della patria”, ha gridato Ortega in mezzo agli applausi dei suoi seguaci.
Anche nello scorso gennaio, Daniel Ortega ha utilizzato il suo primo discorso del 2023, durante l’insediamento del nuovo periodo legislativo, per rendere chiaro che non assolverà i 235 prigionieri politici nonostante le “campagne” per la loro liberazione e ha affermato che “nemmeno con l’ergastolo” potrebbero saldare il danno che, secondo lui, hanno causato al Nicaragua durante le proteste di massa del 2018, che è tornato a giudicare come un “tentativo di colpo di stato”, aggiungendo l’epiteto di “sanguinoso”.
9 febbraio 2023
Confidencial
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Redacción Confidencial, “Dictadura excarcela a 222 presos políticos en la madrugada”, pubblicato il 09-02-2023 in Confidencial, su [https://www.confidencial.digital/nacion/excarcelan-a-mas-de-200-presos-politicos-de-nicaragua-y-los-mandan-a-estados-unidos/] ultimo accesso 11-02-2023. |