Adolfo Pérez Esquivel, Premio Nobel della Pace ha ricordato la rappresentante delle Madri di Plaza de Mayo come un emblema della lotta per la democrazia e l’ha definita “una ribelle con una causa”. “La dipartita di Hebe mostra il tragitto, durante la sua vita, di una donna ribelle. Una ribelle che ha sempre inalberato la bandiera dei diritti umani, della memoria, di verità e giustizia, e di un processo e castigo dei responsabili dei crimini di lesa umanità”, ha sostenuto.

E ha aggiunto: “Tanto Hebe, come le Madri e le organizzazioni dei diritti umani, hanno fatto un lavoro fondamentale lottando per sapere cosa successe agli scomparsi e per la Giustizia. Molti di noi sono dei sopravvissuti di quell’epoca. È importante trasmettere alle nuove generazioni che la democrazia non si regala, si costruisce con il rafforzamento delle istituzioni democratiche. Hebe ha sempre lavorato su questa linea”.

Allo stesso tempo, l’attivista per i diritti umani ha ricordato di aver conosciuto Hebe nell’anno ’75, prima del golpe militare”. Già c’erano scomparse e torture. Erano donne disperate che andavano a cercare sostegno in tutti i luoghi dove potevano. Non c’erano organizzazioni dei diritti umani, solo la Lega Argentina”, ha raccontato.

E ha messo in evidenza la lotta e il coraggio di Hebe, lungo tutta la sua vita. “Una volta le dissi: ‘mi meraviglia che tanto dolore e angoscia ti abbiano trasformato con la forza dell’amore’. L’amore le ha rese forti. Per sapere non solo quello che avvenne dei loro figli, ma di tutti i figli e le figlie, e cercare di costruire una società migliore”.

Alla fine, Pérez Esquivel ha fatto riferimento anche alle controversie, anche alle dure critiche, che furono fatte intorno alla figura della presidente delle Madri di Plaza de Mayo, e ha dichiarato: “Logicamente, ci sono state molte critiche sul modo di agire di Hebe e di tutte le organizzazioni dei diritti umani. Ci sono stati quelli che hanno cercato che non si facessero i processi. Hebe ebbe la fermezza, come l’hanno molte madri, di resistere”.

“Le si possono criticare molte cose, ma dobbiamo recuperare la forza che ebbe in ogni momento di non arrendersi”, ha evidenziato.

21 novembre 2022

Resumen Latinoamericano