Da La Comuna PC di Parque Patricios ci giunge questa grave denuncia che mette in discussione il fatto che le “forze di (in)sicurezza” stanno approfittando della quarantena obbligatoria per umiliare, picchiare e arrestare i poveri.

Le politiche pubbliche di prevenzione del coronavirus non possono mai essere di repressione nelle villas (insediamenti informali) e nei quartieri popolari, così come avviene nella Città Autonoma di Buenos Aires. Attraverso il Coordinamento per la Casa Degna, spazio multisettoriale di cui facciamo parte, ci giungono immagini della grave situazione di violenza istituzionale nelle villas, con arresti di massa.

Lo stato e i suoi governi a tutti i suoi livelli non tengono conto che la misura preventiva #QuedateEnCasa (#RimaniACasa) è molto difficile sostenerla nei settori sociali più vulnerabili i cui diritti umani sono sistematicamente violati, che vivono in condizioni di calca in abitazioni molto precarie, senza accesso all’acqua potabile e all’energia elettrica.

La maggioranza dei loro abitanti hanno lavori non registrati o lavorano in progetti dell’economia sociale solidale o sono inclusi in programmi sociali. Le azioni preventive dovrebbero essere pensate alla totalità del quartiere, non discriminando per casa.

In primo luogo, garantire le condizioni di vita, abitazioni e salubrità degne con l’immediata apertura degli immobili dello stato, quelli che sono in disuso e le eredità vacanti per uso sociale. È urgente alloggiare le persone che sono in emergenza abitativa e di salute con rischio di vita per il coronavirus e il dengue.

Condividiamo questo video con la drammatica situazione che vivono le persone che abitano la Villa 31 e la permanente persecuzione commessa dalla polizia per ordine del governo dei tagli e la repressione di Horacio Rodríguez Larreta.

25 marzo 2020

Resumen Latinoamericano