Con le parole d’ordine “Continuiamo nella campagna” e “Aborto Legale 2020” è cominciato di fronte al Congresso il Pañuelazo Federale 19F (il mostrare i fazzoletti verdi, ndt) convocato dalla Campagna Nazionale per il Diritto all’Aborto Legale, Sicuro e Gratuito, a pochi giorni dall’inizio delle sessioni legislative, nelle quali il Potere Esecutivo ha annunciato che invierà un progetto per legalizzare l’aborto. “Il progetto è nelle strade”, è un’altra delle parole d’ordine della giornata che torna a mostrare la potenza dell’organizzazione femminista.
Passate le 17.00, viale Callao si era già trasformato in una strada pedonale tra Corrientes e Rivadavia a seguito dell’affluenza delle donne che, con i fazzoletti verdi in testa, al collo, al polso o sugli zaini, giungevano da varie direzioni.
Bandiere e marcette di vari gruppi si mescolavano con i cartelli artigianali che portavano molte delle manifestanti e le parrucche e i maquillage verdi che condividevano le più giovani.
Nelle vicinanze del Congresso, sfilavano batucadas (gruppi che ballano al ritmo delle percussioni, ndt), vari gruppi facevano musica dal vivo e sono state organizzate anche partite di calcio, tutto nel quadro di un clima di vera festa. Il palco principale è stato montato sul marciapiede del Congresso, dove sono saliti manifestanti di diversi luoghi del paese per dare il proprio sostegno al progetto di legge.
Nelle tende montate al lato del palco ci sono state presentazioni di libri, proiezioni di audiovisivi e laboratori fatti da donne delle villas (insediamenti abitativi informali, ndt), da migranti, dalla Rete di Professionisti per il Diritto di Decidere e da professionisti del diritto delle persone gestanti di decidere dei propri corpi.
“Abbiamo necessità di essere molte affinché siano rispettati i nostri diritti”, ha arringato l’avvocata membra della Campagna, Nelly Minyersky, all’inizio del programma di attività che si prolungherà fino alla notte di questo mercoledì.
Le attività sono cominciate con laboratori e dibattiti nella piazza, tra loro, uno sulla necessità che le bambine ricevano informazioni sull’Interruzione Legale della Gravidanza, quando l’Educazione Sessuale Integrale è ancora un tema in sospeso nelle scuole di tutto il paese. All’inizio, il ministro dell’Educazione, Nicolás Trotta, aveva salutato il “pañuelazo”, confermando: “Educazione sessuale per decidere, anticoncezionali per non abortire, aborto legale per non morire”.
“Con il fazzoletto in alto e le mani unite, saremo milioni a chiedere l’approvazione di una Legge in sintonia con l’equità all’accesso alla salute integrale, a cure ugualitarie, all’Educazione Sessuale Integrale e allo Stato laico. L’aborto legale è un debito della democrazia. Una richiesta della lotta femminista che ha segnato il divenire di milioni di giovani della regione, che chiedono più diritti, libertà e autonomia”, insiste il testo della convocazione che è stato letto di fronte a migliaia di presenti.
Le attività sono continuate con l’attesa performance di Las Tesis, la collettiva cilena che ha fatto diventare virale che “il violentatore sei tu”, e un festival musicale con la partecipazione di Ignacia, Masqueun3, Eruca Sativa, Femigansta e una chiusura a sorpresa.
19 febbraio 2020
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Pañuelazo masivo frente al Congreso: El aborto será ley en 2020” pubblicato il 19/02/2020 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2020/02/19/argentina-panuelazo-masivo-frente-al-congreso-el-aborto-sera-ley-en-2020fotoreportaje/] ultimo accesso 21-02-2020. |