Colombia: “Sollecitiamo la rinuncia del Ministro della Difesa”, ha detto il Consigliere Maggiore Indigeno


Il dipartimento del Cauca continua a passare attraverso una grave situazione, i massacri si acutizzano sempre più. Ieri sono state assassinate cinque persone nei municipi di Corinto e Caloto. Di fronte all’omissione e all’inerzia nelle indagini, le comunità indigene hanno chiesto ad Iván Duque la rinuncia del Ministro della Difesa.

Ieri, 31 ottobre, sono state assassinate quattro persone a Corinto e una persona a Caloto. Finora, si è arrivati all’identificazione delle quattro vittime di Corinto che stavano portando avanti lavori di ingegneria e facevano parte della Fondazione delle Ingegnerie e delle Scienze della Salute per la Proiezione Sociale (FUNDIPROS).

L’atroce fatto è avvenuto un giorno dopo il massacro della Governatrice Cristina Bautista e di cinque guardie indigene nel municipio di Toribío. “Abbiamo convenuto con il Consiglio Regionale Indigeno del Cauca (CRIC), di presentare una misura di tutela per proteggere e salvaguardare la vita, l’integrità fisica, culturale e territoriale della guardia indigena, e delle autorità che in questo momento stanno venendo minacciate e massacrate”, ha affermato Luis Fernando Arias, Consigliere Maggiore dell’Organizzazione Nazionale Indigena della Colombia (ONIC).

Per il Governo di Iván Duque, l’unica soluzione è stata quella di militarizzare il dipartimento del Cauca. Nello spazio di 40 giorni giungeranno 2.500 militari nei differenti municipi dove stanno avvenendo i massacri. Nonostante ciò, i popoli indigeni stanno sollecitando la rinuncia del Ministro della Difesa, Guillermo Botero.

“Non può essere che il paese continui ad essere sommerso in questa ondata di assassinii, in questo processo di sterminio senza che vengano colpiti i responsabili, senza che vadano avanti le indagini, senza che si smantellino i gruppi criminali che oggi stanno attentando contro la popolazione civile, contro i popoli indigeni, contro le comunità contadine. Il ministro Botero, deve rinunciare e il presidente deve prendere delle misure urgenti per fermare questo processo di sterminio, di genocidio che sta avvenendo in Colombia”, ha dichiarato Luis Fernando Arias.

Il Consigliere Maggiore, ha dichiarato anche che si unirà alla mobilitazione nazionale che si realizzerà il 21 novembre. “Questa è la decisione che ieri abbiamo preso, perché di fronte a questo genocidio che sta venendo commesso contro i popoli indigeni, dobbiamo uscire a difendere la vita”.

01/11/2019

Colombia Informa

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Solicitamos la renuncia del Ministro de Defensa: Consejero Mayor Indígena” pubblicato il 01/11/2019 in Colombia Informa, su [http://www.colombiainforma.info/solicitamos-la-renuncia-del-ministro-de-defensa-consejero-mayor-indigena/] ultimo accesso 05-11-2019.

I commenti sono stati disattivati.