La manifestazione dei pescatori artigianali a Valdivia per la protezione della risorsa seppia dalla depredatrice pesca a strascico è stata violentemente repressa dalle Forze Speciali dei Carabinieri, avendo come risultato persone ferite dai pallini sparati, tra di loro un fotografo dell’agenzia AFI.

I fatti sono successi sul Ponte Pedro di Valdivia, nella capitale del Los Ríos, quando varie decine di pescatori artigianali di Niebla e Corral per protesta stavano bloccando il transito, di fronte all’eventuale veto all’articolo del nuovo regolamento della pesca che ha licenziato la camera dei deputati che proibiva la pesca a strascico della seppia. La misura che favorisce gli impresari peschieri è duramente rifiutata dai pescatori artigianali che affermano che la depredazione provocherà la scomparsa di questa risorsa.

La manifestazione è stata rapidamente repressa dalle Forze Speciali dei Carabinieri, che oltre ad utilizzare carri lancia-acqua e lancia-gas, hanno sparato pallini che hanno ferito varie persone, tra le quali Cristian González, fotografo dell’agenzia AFI.

Il governo si mette sull’attenti di fronte alla pesca industriale: annuncia un veto all’eliminazione della pesca a strascico per la seppia.

Le pressioni esercitate dagli impresari della pesca industriale hanno compiuto la propria missione: l’articolo del nuovo regolamento di sfruttamento delle risorse marine licenziato dalla camera dei deputati che proibiva la pesca a strascico della seppia, subisce un veto da parte dell’esecutivo. Così poco fa è stato annunciato dal ministro dell’Economia, José Ramón Valente, insieme al sottosegretario della Pesca, Eduardo Riquelme.

Il progetto licenziato dalla camera dei deputati che proibiva la pesca a strascico per la seppia ha subito immediatamente forti critiche da parte degli impresari della pesca. Minacce di licenziamenti di massa, fare denuncie al Tribunale Costituzionale, strumentalizzare i propri lavoratori con cortei e una forte lobby, sono state le misure utilizzate per fare pressione.

Finora, l’industria peschiera conta sul 20% del totale delle catture permesse per questa specie e lo fa mediante la pesca a strascico, causando alterazioni proprie di un metodo di cattura non selettivo e che ha contribuito al progressivo esaurimento delle popolazioni delle specie acquatiche. Lo scorso 27 aprile 2018, la Commissione della Pesca della Camera dei Deputati ha approvato il progetto di legge che dichiara: “la specie Dosidicus gigas o Seppia, potrà essere estratta solo utilizzando “potera” (attrezzatura per pescare calamari) utilizzata a mano e/o con attrezzatura da pesca, rimarrà proibito qualsiasi altro tipo di attrezzatura da pesca. Gli armatori che infrangeranno il presente articolo saranno sanzionati con una multa di 500 unità tributarie mensili e il sequestro delle specie idrobiologiche e /o dei prodotti derivati da queste”.

Il ministro Valente ha dichiarato che “presenteremo nei prossimi giorni un veto presidenziale per inserire, oltre alla lenza a mano, la rete come modo di pesca da essere utilizzato, tanto dal settore artigianale come industriale”. Per cui lascia aperta la possibilità ad una legislazione favorevole agli impresari.

Inoltre, ha dichiarato che “allo stesso tempo, durante il periodo di vacanza, che la legge fissa in 6 mesi dalla sua pubblicazione, sarà elaborata da parte della Sottosegreteria della Pesca e Acquicultura, uno studio tecnico riguardo l’impatto degli attuali metodi di pesca nella cattura della seppia, analizzando la qualità della risorsa in relazione ad ogni metodo, l’incidenza di questo nel consumo umano e nella sostenibilità della risorsa”.

17 gennaio 2019

Resumen Latinoamericano

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