Questo venerdì 2 ottobre una quarta carovana, composta da circa 2.000 migranti salvadoregni, ha cominciato ad entrare in Messico dal Guatemala, con l’obiettivo di cercare di raggiungere gli USA.

Verso le ore 10.30 hanno cominciato ad entrare a gruppi di 50 persone in modo ordinato dal ponte di frontiera tra la città guatemalteca di Tecún Umán e Ciudad Hidalgo, nello stato messicano del Chiapas.

Nonostante ciò, verso mezzogiorno alcuni dei migranti hanno attraversato in modo illegale il Fiume Suchiate, ma sono stati arrestati da agenti della Polizia federale e della Marina, che erano dispiegati lungo la frontiera per evitare gli ingressi illegali.

Questa mattina un gruppo di migranti ha chiesto al consolato messicano alla frontiera di entrare in modo ordinato nel paese, per cui dalle ore 8.30 si trovavano a fare la fila sul ponte internazionale per entrare in territorio messicano.

Un paio di ore dopo, hanno cominciato ad entrare a gruppi di 50 persone, una volta che le autorità migratorie hanno avuto pronti i documenti per farli entrare ordinatamente.

Nella città guatemalteca di Tecún Umán, alla frontiera con la messicana Ciudad Hidalgo, si sono riunite le quattro carovane di migranti: la prima che è partita lo scorso 19 ottobre e che fino a questo 1 novembre si trovava nella città di Matías Romero, nello stato dell’Oaxaca.

La seconda è partita lo scorso 27 ottobre e un giorno dopo si è scontrata con agenti di polizia, lasciando come saldo un morto, ora si trova nel municipio di Huixtla, in Chiapas.

Il terzo contingente è entrato in Messico il 29 ottobre e si trova nella città di Tapachula, anche questa in Chiapas.

Le segreterie del Governatorato e delle Relazioni Estere hanno fatto sapere che, fino al 1 novembre, 2.934 migranti avevano sollecitato rifugio in Messico.

Invece è aumentato il numero di persone che hanno volontariamente sollecitato alle autorità messicane il ritorno assistito nel proprio paese di origine, per un totale di 927 richieste.

2 novembre 2018

Resumen Latinoamericano / RT