Ieri i movimenti sociali e i sindacati hanno mobilitato centinaia di migliaia di persone a Plaza de Mayo. Grandi cortei in molte città del paese. Oggi Sciopero Generale.
Le CTA insieme alle organizzazioni sociali e ad un settore della CGT guidato da Hugo Moyano hanno effettuato una massiccia mobilitazione a Plaza de Mayo.
Dieci oratori hanno preso la parola di fronte ad una piazza ricolma dove è stato chiesto un piano di lotta contro il FMI e di impedire l’approvazione del Bilancio. In modo sottinteso hanno diretto la mira sulle elezioni del 2019.
Si dice che fino a mezzo milione di persone si sia mobilitato. È certo che Plaza de Mayo era strapiena per le colonne che, da mezzogiorno, hanno cominciato ad entrare attraverso l’Avenida de Mayo e le due strade diagonali.
Da sud sono giunti i sindacati confederati nella CGT e affiliati al Fronte Sindacale per il Modello Nazionale. Lì hanno brillato le colonne dei Bancari, dei piloti (APLA), dello SMATA, del SOMU, dei camionisti e del personale aereo, tra gli altri. Da lì sono anche entrate le molto nutrite colonne delle organizzazioni sociali che fanno parte del cosiddetto triunvirato di San Cayetano: la CTEP, la CCC e Barrios de Pie. Si è trattato delle organizzazioni che hanno partecipato alla mobilitazione come non aderenti e che non si sono unite allo sciopero di 36 ore, ma a quello di 24 che comincia alle ore 0 di martedì.
L’Avenida de Mayo è stata riservata alle organizzazioni convocanti. Da lì sono entrate le colonne di ambedue le CTA. Quella dei Lavoratori di Hugo Yasky e la frazione Autonoma che risponde a Pablo Micheli. Dietro, i sindacati di base di quelle organizzazioni. In primo luogo i docenti del CTERA e del Suteba, dopo gli statali dell’ATE e l’Astillero Río Santiago e i sindacati privati del Fetera come gli aeronautici dell’APA, i delegati della metro, tra i vari sindacati.
Dalla Diagonale nord è entrata la colonna della Plenaria del Sindacalismo Combattivo guidata dal Sindacato dei Pneumatici, l’Unione Ferroviaria di Haedo e l’AGD-UBA che, insieme ai sindacati dei docenti che si oppongono alla guida di Yasky e Baradel, si sono mobilitati in modo indipendente e con la parola d’ordine di “piano di lotta fino a sconfiggerli”. Dopo avrebbero fatto un proprio comizio finale chiedendo la continuità delle misure. Da via Bolívar è entrata la colonna del Sipreba guidata dai lavoratori della Télam che sono da tre mesi in sciopero e permangono pacificamente nelle strutture dell’Agenzia. Nella piazza si è anche fatta notare la presenza di manifestanti non organizzati e che con cartelli fatti a mano chiedevano la cessazione dei tagli e la rinuncia del presidente Mauricio Macri.
25/09/2018
La Haine
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Masiva movilización para comenzar 36 horas de protestas contra el régimen de Macri” pubblicato il 25/09/2018 in La Haine, su [https://www.lahaine.org/mundo.php/masiva-movilizacion-para-comenzar-36] ultimo accesso 26-09-2018. |