ALL’OPINIONE PUBBLICA NAZIONALE E INTERNAZIONALE
Nueva Imperial, 31 maggio 2018
Comunico al nostro popolo Nazione Mapuche, a tutti i Lof Mapu, alle varie organizzazioni Mapuche e non Mapuche, alle organizzazioni dei Diritti Umani, ai popoli in generale:
Dopo quasi un mese, spinto dai suggerimenti delle machi (medic@, religios@, consigliera/e) che curano il mio stato di salute, dei lonko (capo clan) dei vari Lof Mapu (clan mapuche) che mi hanno accompagnato, e acconsentendo alla richiesta del governo con cui garantivano sulla parola, in modo deliberatamente ingannevole come sempre lo stato si è mosso quando si tratta del popolo Nazione Mapuche, che se avessi interrotto lo sciopero della fame avremmo potuto parlare del mio cambio di Rewe (altare, totem), così ho sospeso il mio sciopero della fame.
Oggi porto a conoscenza che non c’è stata nessuna azione concreta da parte del governo per rispettare la propria parola, da alcune ore ed essendo già passato il termine di scadenza della richiesta di andare al mio Rewe, si chiede che il Direttore Regionale della Gendarmeria di Temuco mi notifichi che NON è stato autorizzato il mio viaggio al mio luogo cerimoniale.
Per tutto questo oggi giovedì 31 maggio RIPRENDO INDEFINITAMENTE LO SCIOPERO DELLA FAME DI ALIMENTI LIQUIDI, con la seguente richiesta:
Kiñe (uno): Per il rispetto e i diritti di ogni autorità spirituale mapuche, esigo che si rispetti il mio Diritto alla Salute, c’è un’indicazione medica emanata dall’Ospedale Interculturale di Nueva Imperial che dice che per il mio processo di cura deve essere effettuato il mio viaggio al Rewe, per un periodo minimo di 48 ore.
Epu (due): Per il rispetto e il diritto di tutti gli appartenenti ai popoli indigeni, esigo la libertà di esercitare il nostro proprio credo spirituale e cerimoniale all’interno (ed esterno) delle carceri del paese, questione che è ugualmente urgente.
Küla (tre): Il diritto di abitare in moduli esclusivi per i membri dei popoli indigeni nelle carceri del paese, secondo le nostre vite e costumi.
Meli (quattro): Esigere l’applicazione del Trattato 169 dell’OIL sui Popoli Indigeni.
Kechu (cinque): La restituzione delle nostre terre, il territorio e un’indennità e una compensazione per i danni causati storicamente e attualmente da atti di lesa umanità da parte dello stato cileno.
Kayu (sei): L’assoluzione di tutte e tutti le nostre lamngen (sorelle) e peñi (fratelli) perseguitati e giudicati per la causa mapuche.
In definitiva, non avendo un’altra alternativa e finite tutte le opzioni con questo governo, l’unico cammino è lottare assumendosene ogni conseguenza.
Mi affido al nostro Karül Wenu mapu chaw, e nell’ordine naturale, tanto nelle mani e nella coscienza di tutto il mio popolo mapuche e dei popoli indigeni, anche nelle mani dei non mapuche che appoggiano partecipando alle giuste richieste e alla causa mapuche.
Affettuosamente
Machi Celestino Córdova
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Machi Celestino Córdova, “A LA OPINION PÚBLICA NACIONAL E INTERNACIONAL” pubblicato il 31-05-2018, ultimo accesso 01-06-2018. |