La dirigenza della CONAIE si è riunita questo martedì a Quito. Hanno cacciato i funzionari che sono stati delegati dal Governo. I dirigenti hanno dato una scadenza fino al 25 aprile per dare una soluzione alle loro richieste. Hanno annunciato anche delle mobilitazioni. La Confederazione delle Nazionalità Indigene dell’Ecuador (CONIE) martedì ha deciso di sospendere i tavoli di dialogo con il Governo Nazionale che erano stati insediati 9 mesi fa.

Nelle decisioni che sono scaturite dalla riunione che l’organizzazione indigena ha tenuto oggi, si è deciso di “sospendere i tavoli di dialogo a livello nazionale e provinciale con le segreterie e i ministeri dello stato fino a quando ci saranno dei risultati alle richieste” del movimento.

Questo martedì era prevista una riunione tra la dirigenza della CONAIE con alti funzionari di Governo -è stato invitato anche il presidente Lenín Moreno-, nonostante ciò questa riunione non c’è stata. Miguel Carvajal, segretario della Gestione della Politica, era stato delegato ad assistere all’incontro, ma non ha potuto presentarsi a causa della congiuntura del paese, soprattutto per i fatti avvenuti nelle ultime settimane alla frontiera nord. Chi ha assistito alla riunione è stato Eduardo Paredes, viceministro della Politica. Ma il funzionario si è ritirato dalla riunione su richiesta espressa dei dirigenti indigeni. Tra i temi a cui la CONAIE chiede che sia data una immediata attenzione, ci sono le amnistie per i dirigenti posti sotto processo nel precedente governo, le riforme alla Legge sull’Educazione Interculturale e l’analisi delle concessioni minerarie.

Un’altra delle decisioni di questo martedì è stata di dare una “scadenza improrogabile al Governo Nazionale fino al 25 aprile affinché dia delle risposte alle richieste del movimento indigeno nella Grande Assemblea dei popoli e delle nazionalità dell’Ecuador da effettuare a Latacunga, accompagnata da una grande mobilitazione”.

La CONAIE ha anche proposto al paese la convocazione di una “Assemblea Costituente per decorreizzare e combattere la corruzione istituzionalizzata”.

27 marzo 2018

Resumen Latinoamericano