Territorio Wenteche / Attraverso un comunicato pubblico inviato al nostro media werken.cl l’organizzazione ATM fa un appello a tutte le organizzazioni Mapuche affinché entro questa settimana inizino nei vari luoghi del territorio nazionale mapuche azioni DI LOTTA CHE RIVENDICHINO LE RICHIESTE E LA LIBERTÀ del machi Celestino Córdova.

Nella lettera l’organizzazione chiarisce che i processi devono andare crescendo fino ad ottenere un verdetto assolutorio, ribattono anche che al giorno d’oggi, stiamo partecipando con alcuni rappresentanti all’accompagnamento della nostra autorità spirituale, ma è diventato necessario sollevarsi a partire dai territori con azioni dirette per farsi ascoltare dal potere, nell’unico modo che ascolta.

Le associazioni imprenditoriali, la “multi-associazione dell’Araucanía”, i coloni immigranti e il “raggruppamento dei Contrattisti Forestali”, tra le altre confraternite spurie, oggi credono di poter combattere quello che chiamano “terrorismo” e si presentano come “vittime”.

Riproduciamo il comunicato integrale

Settimana del 19 marzo 2018 nel Wallmapu

Recentemente, ci siamo riuniti con lo scopo di concordare il miglior cammino di collaborazione, appoggio e sostegno alle giuste richieste del machi Celestino Córdova, autorità tradizionale del nostro popolo condannato e incarcerato a Temuco, dopo un dubbio processo e circostanze strane che riguardano il suo arresto. Attualmente in un lungo sciopero della fame.

Tra i doveri della pratica dell’essere mapuche ci sono i principi dell’ingkawün (mutuo sostegno), il kelluwün (il mutuo aiuto) e il yamüwün come il rispetto tra le persone. Sappiamo dell’abbandono di quei principi da parte di molti e molte, ma ogni giorno cresce anche la coscienza del loro recupero per tornare ad essere CHE (gente, uomo, ndt). È con questo convincimento che vogliamo contribuire, come referente territoriale mapuche, in modo pubblico e aperto alla realizzazione delle richieste del machi Celestino Córdova. Per cui facciamo un appello alle organizzazioni del nostro popolo che sono per la difesa diretta dei nostri diritti attraverso l’azione a iniziare, da questa settimana, nei vari luoghi del territorio nazionale mapuche, AZIONI DI LOTTA CHE RIVENDICHINO LE RICHIESTE E LA LIBERTÀ di Celestino Córdova.

Processo che dovrà andare crescendo fino ad ottenere un verdetto assolutorio, affinché gli 11 accusati per lo stesso caso (Luscinger-McKay) tornino nuovamente liberi dal processo politico in corso.

Al giorno d’oggi, stiamo partecipando con alcuni rappresentanti all’accompagnamento della nostra autorità spirituale, ma è diventato necessario sollevarsi a partire dai territori con azioni dirette per farsi ascoltare dal potere, nell’unico modo che ascolta. Le associazioni imprenditoriali, la “multi-associazione dell’Araucanía”, i coloni immigranti e il “raggruppamento dei Contrattisti Forestali”, tra le altre confraternite spurie, oggi credono di poter combattere quello che chiamano “terrorismo” e si presentano come “vittime”. A loro, chiariamo che le vittime del genocidio, della miseria materiale e dell’awigkamiento (pensare come un wigka, uno straniero) siamo stati noi mapuche; ma ci presentiamo ancora come degni eredi dei nostri due ultimi grandi governanti guerrieri (ülmen-Gizol-weychafe)  Kilapan e MagilWenu, assassinati dagli immigrati cileni e dai coloni in uniforme che ci hanno invaso alla fine del XIX secolo.

¡¡¡NIYKÜMGETUPE TAIÑ MACHI CELESTINO CÓRDOVA!!!

LIBERTÀ AL NOSTRO MACHI CELESTINO CÓRDOVA!!!

Mapuche Xawün: ATM- Alianza Territorial Mapuche

21 marzo 2018

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