Redazione Criterio

Circa 21 mila studenti sono stati assassinati in Honduras negli ultimi sette anni così come lo evidenziano le statistiche dell’Osservatorio della Violenza dell’Università Nazionale Autonoma dell’Honduras (UNAH).

Le cifre evidenziano che tra l’anno 2010 e il 2016, sono stati assassinati circa 21 mila alunni, la maggioranza dei quali di istituti di secondo grado (scuole).

Fino al primo trimestre di quest’anno, secondo l’Osservatorio, erano stati commessi in media sei omicidi quotidiani, portando a circa tremila i morti per anno.

L’Osservatorio della violenza ha documentato nel primo semestre del 2017 la morte di più di una ventina di alunni minori di 18 anni.

Il 40 per cento degli omicidi a scapito di questo frammento della popolazione è costituito da persone minori di 30 anni, che sono quelle di maggior potenziale produttivo.

Le indagini rivelano che le morti violente di studenti minori osservano il medesimo modello e sono provocate da ferite con armi da taglio, armi da fuoco e per asfissia per strangolamento.

In un’alta percentuale le vittime appaiono in sacchi o buste di plastica, legate con corde o avvolte in lenzuola, secondo le autorità di polizia e di indagine, l’obiettivo dei carnefici è infondere il panico e inviare un messaggio inconfondibile delle loro attività delinquenziali.

In questi 7 mesi del 2017 è aumentato il numero di morti di studenti e senza effettuare accurate indagini, la polizia e i corpi investigativi hanno responsabilizzato i gruppi e le bande.

16 luglio 2017

Criterio