Massiccia mobilitazione a Córdoba nel giorno di San Cayetano.

In una delle mobilitazioni più affollate avvenute durante l’ultimo anno nella provincia, le lavoratrici e i lavoratori dell’economia popolare si sono mobilitati ieri pomeriggio nelle strade del capoluogo cordobese per chiedere l’attuazione della Legge di Emergenza Sociale conquistata lo scorso dicembre e per chiedere una nuova Legge di Emergenza Alimentare. La colonna, capeggiata dalla Confederazione dei Lavoratori dell’Economia Popolare (che nella provincia riunisce l’Incorno di Organizzazioni, il Movimento Popolare per la Dignità, La Poderosa, il Movimento dei Lavoratori Esclusi, il Movimento Contadino di Córdoba, il Gruppo Marta Juárez e il Movimento Evita), dal Movimento Barrios de Pie e dalla Corrente Classista e Combattiva, è partita da Piazza Spagna verso Piazza San Martín.

Il percorso attraverso il centro della città è stato accompagnato dalle migliaia di persone mobilitate con centinaia di candele accese, in un giorno in cui si commemora San Cayetano (patrono del lavoro), ma anche il primo anniversario di quella messa in scena nelle strade di Buenos Aires da questo “triunvirato” di movimenti sociali, i nuovi scamiciati, ai quali negli ultimi mesi si sono unite altre organizzazioni popolari che sono d’accordo su queste richieste e sul rifiuto delle politiche di fame e repressione che promuove Cambiemos, partito guidato dal presidente Mauricio Macri.

Le parole d’ordine di Pace, Pane, Terra, Tetto e Lavoro, che ieri sono tornate ad essere presenti nelle strade di Córdoba, ricordano che così come c’è stato un popolo che non si è arreso in altri momenti della storia nazionale, nemmeno oggi è disposto ad abbassare le braccia di fronte alle ingiustizie che giorno dopo giorno crescono, ma come sta facendo, si propone di continuare ad organizzare le proteste per resistere e lottare per più e migliori conquiste.

8 agosto 2017

La luna con gatillo/Resumen Latinoamericano