La guerriglia Esercito del Popolo Paraguayano (EPP) ha condizionato la liberazione di Franz Wiebe, il mennonita (appartenente ad una delle chiese anabattiste, ndt) di 17 anni sequestrato a luglio, a che la sua famiglia distribuisca alimenti per un valore di 100.000 dollari in due comunità contadine, ha detto Alberto Torres, procuratore del caso.

Torres ha dichiarato che questa richiesta sollecita la distribuzione di viveri nelle comunità di Antebi Cue, nel dipartimento di Concepción (nord), e a Guahory (centro), dove i contadini hanno una disputa per la titolarità delle terre con i coloni della zona, nella loro maggioranza di origine brasiliana.

I volantini sono stati scoperti mercoledì dentro ad alcune buste di plastica attaccate al portone che separa le tenute Ciervo e Terranova, al nord nel dipartimento di San Pedro, dove fu sequestrato Wiebe, per la cui libertà la guerriglia inizialmente chiese il pagamento di 700.000 dollari.

Torres ha dichiarato che tra il materiale c’era una scheda di memoria che prova che Wiebe è in vita, anche se non ha dato altri dettagli poiché l’indagine continua il suo corso.

Wiebe è il secondo membro della comunità mennonita del Paraguay sequestrato dall’EPP, che da più di un anno tiene prigioniero Abraham Fehr, di 37 anni, e per la cui liberazione ha chiesto il pagamento di mezzo milione di dollari.

Da più di due anni l’EPP ha in suo potere il sottufficiale della Polizia Edelio Morínigo, di 27 anni, per la cui libertà è stato offerto uno scambio di prigionieri della guerriglia che il Governo non ha accettato.

Nella zona nord del Paraguay, dove opera l’EPP, lo scorso ottobre fu sequestrato il proprietario di bestiame Félix Urbieta, di 67 anni, per il quale sarebbe stata chiesta, secondo i media locali, una somma di mezzo milione di dollari.

Questa settimana la famiglia di Urbieta ha comunicato di essere disposta a pagare la somma, ma hanno sollecitato una prova che sia in vita prima di rendere esecutivo l’importo.

21 gennaio 2017

Resumen Latinoamericano