Redazione Desinformémonos

Città del Messico/ Di fronte all’evidenza che la polizia dello Stato del Messico ha sparato durante la giornata di mobilitazioni per gli aumenti della benzina, il governo dello Stato del Messico si è limitato a dichiarare, attraverso il suo segretario per la sicurezza pubblica, di stare indagando “se i poliziotti siano incorsi in qualche eccesso, giacché un video ha permesso di vedere che hanno sparato in aria”.

I saccheggi nei negozi dipartimentali (una specie di centri commerciali, ndt), nell’ambito delle proteste di mercoledì 4 gennaio contro l’aumento del prezzo della benzina, hanno dato, secondo i rapporti ufficiali dei governi statali, un saldo di più di 500 arresti.

Anche se le organizzazioni dei diritti umani fanno una differenza tra gli atti vandalici e le legittime proteste che anche sono state represse, José Mazur, della sicurezza pubblica dello Stato del Messico, ha precisato che ci sono più di 300 arrestati in questo stato per furti nei negozi Elektra, Comercial Mexicana, Bodega Aurrera, Soriana e Coppel.

In questo contesto, Manzur ha avvertito che nello Stato del Messico la vigilanza sarà rafforzata con 1500 elementi della Polizia Federale.

Da parte sua, il governo capitolino governato da Miguel Ángel Mancera ha dichiarato a Televisa che a Città del Messico si sono registrati 76 arresti per blocchi di distributori di benzina e furti in per lo meno 25 centri commerciali; mentre il governo di Veracruz ha riportato 96 arresti.

L’Associazione Nazionale dei Negozi di Autoservizio (ANTAD) (catene commerciali, ndr) ha informato che 250 negozi sono stati saccheggiati nello Stato del Messico, Michoacán, Hidalgo, Veracruz, Quintana Roo (Cancún) e a Città del Messico.

5 gennaio 2017

Desinformémonos

Video:

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