Unità antisommossa dei Carabinieri hanno usato i gas lacrimogeni e i carri con i cannoni ad acqua per disperdere i giovani, che sono arretrati e si sono riuniti di fronte all’Università di Santiago.

Migliaia di studenti secondari cominciavano a giungere sul luogo del raduno. Sono stati rapidamente repressi dalla polizia, impedendo la manifestazione, con controlli di identità, acqua e gas lacrimogeni.

Varie miglia di studenti dell’educazione secondaria hanno manifestato oggi a Santiago e hanno cercato di giungere al Ministero dell’Educazione, fatto che ha provocato l’intervento della polizia, che ha utilizzato i gas lacrimogeni per disperderli.

La mobilitazione, convocata dal Coordinamento Nazionale degli Studenti Secondari (Cones), voleva chiedere la Governo dei cambiamenti di fondo nell’educazione di base, come il trasferimento dell’amministrazione delle scuole dai municipi allo stato.

Le autorità avevano autorizzato un percorso per l’Alameda, il principale viale della capitale cilena, ma i manifestanti hanno cercato di modificare l’itinerario per avvicinarsi al Ministero dell’Educazione.

“Vogliamo che sia chiaro che questo corteo non è contro la riforma, questo corteo è per poter approfondire i cambiamenti che propone e che le cose possono essere equilibrate con cambiamenti molto più strutturali”, ha detto ai media locali José Corona, portavoce della Cones.

Il dirigente studentesco ha spiegato che volevano consegnare una lettera alla ministra dell’Educazione, Adriana Delpiano, per chiederle un “trattamento favorevole” all’educazione pubblica.

05 maggio 2016

Resumen Latinoamericano