Con una grande convocazione lunedì 12 è stata realizzata la “Marcia per la resistenza Mapuche”. La rivendicazione del territorio, il diritto all’autodeterminazione e soprattutto la fine della militarizzazione dell’Araucanía sono le principali richieste.
Convocata dall’organizzazione Meli Wixan Mapu, la “Marcia per la resistenza Mapuche” ha contato sulla partecipazione di rappresentanti di differenti comunità mapuche e organizzazioni sociali.
Recuperare la terra usurpata, il diritto umano alla libera determinazione e soprattutto la fine della militarizzazione dell’Araucanía sono stati i temi che hanno segnato l’ultimo corteo per la resistenza mapuche. La manifestazione è stata considerata dagli organizzatori come un momento per denunciare che lo stato, in difesa degli interessi delle grandi imprese forestali, continua “ad usurpare le terre del popolo mapuche, reprimendo la loro lotta e criminalizzando le loro richieste”.
Il werken Rodrigo Kuripan de Lof Rankilko, ha rivendicato i prigionieri politici mapuche: “Lo abbiamo detto in varie occasioni: questo comporta sacrifici. Ci sono prigionieri politici mapuche che oggigiorno sono nelle carceri e noi continueremo non solo appoggiando loro, ma per loro continueremo la lotta e anche per coloro che sono morti”, ha sottolineato prima di affermare che “è necessario comunicare al paese e al mondo che la lotta mapuche, che la lotta dei popoli oppressi non può essere fermata, deve continuare”.
12 ottobre 2015
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
Victoria Viñals, “Mapuches exigen sus tierras y fin a la militarización de La Araucanía” pubblicato il 12-10-2015 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2015/10/13/mapuche-exigen-sus-tierras-y-fin-a-la-militarizacion-de-la-araucania/] ultimo accesso 14-10-2015. |