È il più conosciuto e perseguitato dei dirigenti mapuche. È stato accusato di numerosi fatti, e specialmente di aver organizzato una presunta imboscata contro un pubblico ministero, fatto per il quale gli è stata applicata la legge antiterrorismo e sono stati chiesti 125 anni di carcere. Per questo la Procura ha usato dei “testimoni protetti”, con l’identità segreta.
Dopo lunghi scioperi della fame, e l’intervento di organizzazioni internazionali dei diritti umani, la pena è stata ridotta a 14 anni, e recentemente ha avuto accesso ai permessi di fine settimana, uscite giornaliere dal carcere di Concepción, 600 chilometri al sud di Santiago, la capitale cilena, fino a dove è andata una squadra di HispanTV ad intervistarlo.
È un uomo altamente vigilato: mentre lo aspettava la squadra di HispanTV è stata abbondantemente fotografata da presunti poliziotti.
L’intervista è stata realizzata lungo il tragitto dalla uscita mattutina dal carcere, fino all’arrivo al lago Lleu-Lleu, circa 300 km a sud di Concepción, zona dove la CAM rivendica il controllo del 40% del territorio per le comunità mapuche.
In aree recuperate dalle imprese forestali. Il Wallmapu, o Paese Mapuche è il territorio a sud del fiume Bio-Bio, che la corona spagnola e lo stato cileno riconobbero come territorio autonomo fino al 1881, quando l’Esercito cileno lo invase nella cosiddetta “Pacificazione dell’Araucanía”.
Intervista a Héctor Llaitul (in spagnolo):
25 aprile 2015
Werken
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Habla Héctor Llaitul sobre la lucha de la Coordinadora de comunidades mapuche en conflicto Arauco Malleco” pubblicato il 25-04-2015 in Werken, su [http://werken.cl/hector-llaitul-es-el-lider-de-la-coordinadora-arauco-malleco-cam-una-organizacion-politico-militar-mapuche/] ultimo accesso 28-04-2015. |