Haiti: Ribellione della polizia con il sostegno popolare contro il governo di Moise


Notizia di Henry Boisrolin

La situazione ad Haiti è degenerata. Ci sono stati forti scontri tra i poliziotti che appoggiano la formazione di un sindacato, Sindacato della Polizia Nazionale di Haiti, sindacato che il governo non accetta, né la direzione della polizia. E allora il sindacato della polizia si è opposto a questa decisione.

Lunedì ci sono stati forti incidenti e mercoledì, quando sono stati incendiati vari stand preparati per il carnevale, a Champs de Mars, e vicino allo stadio, attrezzature del suono e auto. Il governo ha risposto dicendo che erano terroristi e ha congedato cinque membri della cupola del sindacato che si vuole formare, tra i quali la figura più visibile è la agente in attività Janique Jousef.

La polizia ha rifiutato la revoca e ora stanno chiedendo la rinuncia del capo della polizia e quella del presidente, del primo ministro, ecc. Allora il governo ha detto che ci sarà lo stesso il carnevale, e perciò la polizia ha organizzato un corteo verso Champs de Mars dove di solito si fanno le sfilate. Ci sono stati forti scontri. Mentre avveniva questo il popolo si è unito, vari militanti dei movimenti sociali e di organizzazioni popolari, per appoggiare il movimento della polizia contro il governo e la polizia nazionale. Ma Jovenel, il presidente, da uno o due anni ha formato un gruppo che lui dice essere il nucleo delle nuove forze armate di Haiti.

Alcuni avevano preso posizione su un traliccio, e hanno sparato sulla gente, che ha dovuto sgomberare la zona, hanno incominciato a fuggire, e hanno incominciato ad attaccare i carri armati, i carri blindati che sono di una unità speciale che assicura la sicurezza del presidente. C’è un video in cui si vede che circondano un carro, e fanno scendere alcuni membri di questa forza.

Ci sono spari in varie parti della capitale, ci sono anche barricate, e questo succede anche in altre città popolose del paese. La situazione ogni ora si aggrava sempre più. Il popolo si sta riunendo di fronte alle unità dissidenti della polizia per rafforzarle. Per me il governo ancora non si azzarda ad invocare un coprifuoco. Non si sa dove sia il presidente, né il primo ministro.

Notizia in sviluppo.

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Notizia di Prensa Latina

I poliziotti, che da ottobre scorso chiedono aumenti salariali, sindacati e migliori condizioni di lavoro, questa domenica sono scesi in strada, a loro si sono uniti centinaia di simpatizzanti, per ribadire le loro richieste ed esprimere la loro disapprovazione di celebrare i festeggiamenti popolari in mezzo ad una crescente insicurezza. Gli scontri sono scoppiati di fronte alla sede dell’esercito, i cui effettivi sono intervenuti per proteggere, senza esito, le gradinate che dovevano ospitare gli alti funzionari del governo durante le festività previste per questa notte.

Vari media della stampa hanno informato che almeno due militari ed un ugual numero di poliziotti sono rimasti feriti. Gli agenti sono stati curati nell’Ospedale Statale Universitario di Haiti, principale istituto di questo tipo nel paese. Anche se le richieste degli ufficiali non sono nuove, le loro proteste si sono radicalizzate questa settimana quando degli effettivi e sostenitori hanno dato fuoco agli stand del carnevale a Champs de Mars e ai carri custoditi nello stadio Sylvio Cator.

C’è stato anche uno scambio di colpi di fronte alla sede della Direzione Generale della Polizia, a Petion Ville, ed è stato dato fuoco agli uffici dell’avvocato e presidente della Fondazione Je Klere, Samuel Madistin. Da parte loro, le autorità hanno congedato cinque agenti implicati nelle manifestazioni, tra loro Yanick Joseph, coordinatrice del sindacato di polizia, anche che non è stato autorizzato.

Nelle proteste di domenica, dei poliziotti hanno chiesto la reintegrazione degli ufficiali, e l’autorizzazione a creare il sindacato. Alla vigilia, il presidente, Jovenel Moïse, ha promesso di migliorare le condizioni di vita degli agenti ed ha annunciato un aumento di cinquemila gourdes (poco più di 50 dollari) sulle carte di debito degli ufficiali a partire da marzo. Allo stesso tempo ha dato istruzioni a dare urgenza al progetto di costruzione di circa 600 abitazioni e ha chiesto la calma al sindacato. Nonostante ciò, non ha menzionato la sindacalizzazione, uno dei punti più scottanti delle richieste della polizia.

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23 febbraio 2020

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Henry BoisrolinHaití. Rebelión policial con apoyo popular contra el gobierno de Moise” pubblicato il 23/02/2020 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2020/02/23/haiti-rebelion-policial-con-apoyo-popula-contra-el-gobierno-de-moisse-videos/] ultimo accesso 25-02-2020.

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