La militarizzazione dei territori zapatisti “più che una strategia di sicurezza sembra una strategia di guerra”: Noam Chomsky, Raúl Zibechi, Carolina Coppel, intellettuali e accademici


Redazione Desinformémonos

Città del Messico / La crescente militarizzazione dei territori zapatisti in Chiapas “più che una strategia di sicurezza sembra una strategia di guerra”, hanno affermato attivisti, organizzazioni, intellettuali e accademici messicani e internazionali, tra cui si trovano Noam Chomsky, Fernanda Navarro, Raúl Zibechi, Juan Villoro e Carolina Coppel.

“Ci preoccupa la possibilità che questa nuova amministrazione, come i suoi predecessori, liberali o conservatori, nuovamente porti i popoli indigeni sull’orlo dello sterminio”, è detto nella missiva.

Hanno dichiarato che la militarizzazione “è un segnale di allarme che sotto la molto discussa strategia relativa alla Guardia Nazionale, questa sia, come è avvenuto tante volte, una forza di “sicurezza” che non distingue tra crimine e resistenza, tra crudeltà e degna ribellione”, e hanno evidenziato che “è contraddittorio” che la strategia di sicurezza sia diretta “in modo minaccioso” verso le comunità indigene dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) anche quando i dati dello stesso governo messicano segnalano che la zona zapatista è una di quelle con il più basso indice delinquenziale”.

“Noi che ci uniamo a queste parole crediamo che un cambiamento in Messico non possa avvenire sotto un’ombra di pragmatismo politico, cedendo di fronte a pressioni che portano all’autoritarismo, al saccheggio e alla violenza a favore dell’1%, né con la denigrazione di voci critiche che con la loro autenticità e consistenza si sono guadagnate il rispetto del mondo”, hanno aggiunto.

Da ultimo, hanno evidenziato il crescente “processo di ostilità” verso i popoli indigeni in resistenza che si oppongono ai mega progetti, come il Treno Maya, il Corridoio Transistmico e il Progetto Integrale Morelos (PIM), così come hanno rifiutato i recenti omicidi di membri del Congresso Nazionale Indigeno e del Consiglio Indigeno di Governo.

Di seguito la lettera completa:

A chi ancora sia disposto ad ascoltare

Questo è un messaggio di preoccupazione per la vita, per la dignità. Noi che firmiamo questa lettera siamo preoccupati per quello che sta succedendo, nuovamente, in quel angolo dimenticato del sud est messicano che si è trasformato nel cuore della speranza e della ribellione, Chiapas.

Questo non è un manifesto ideologico né una dichiarazione di posizione di fronte ai cambiamenti politici che stanno avvenendo in Messico, è un messaggio di genuina preoccupazione per quello che si sente che si avvicina in questo abbasso che dopo 25 anni, dopo 500 anni, continua a resistere allo sterminio e alla dimenticanza. Siamo preoccupati per quelli che per un quarto di secolo hanno lottato per la propria autonomia, che hanno posto la dignità al di sopra del pragmatismo politico, che sono stati un esempio di libertà in un mondo incatenato dalla paura, siamo preoccupati per gli Zapatisti.

Ci preoccupa renderci conto della crescente attività militare nei territori delle comunità Zapatiste. Vediamo che in mezzo alla complessa situazione di sicurezza che vive il Messico, il cammino della militarizzazione del paese sta prendendo ancor più forza. È un segnale di allarme che sotto la molto discussa strategia relativa alla Guardia Nazionale, questa sia, come è avvenuto tante volte, una forza di “sicurezza” che non distingue tra crimine e resistenza, tra crudeltà e degna ribellione. È contraddittorio che quando i dati dello stesso Governo del Messico indicano che la zona Zapatista è una di quelle a più basso indice delinquenziale, la strategia di sicurezza sia diretta in modo minaccioso verso queste zone che sono uno dei pochi santuari di libertà e sicurezza per il Messico del basso. Questo più che una strategia di sicurezza sembra una strategia di guerra.

Anche se  noi firmatari siamo un gruppo diverso di persone che possiamo vedere l’amministrazione di Andrés Manuel López Obrador con speranza o scetticismo, siamo tutti persone che sognano un Mondo diverso, migliore. Noi che ci uniamo a questo a parole crediamo che un cambiamento in Messico non possa avvenire sotto un’ombra di pragmatismo politico, cedendo di fronte alle pressioni che portano all’autoritarismo, al saccheggio e alla violenza a favore dell’1%, né con la denigrazione di voci critiche che con la loro autenticità e consistenza si sono guadagnate il rispetto del mondo.

Vediamo un crescente processo di ostilità verso resistenze autentiche, storiche e legittime che si oppongono a progetti come il Treno Maya, il Corridoio Transistmico e il Piano Integrale Morelos, tra gli altri. Ci preoccupa venire a conoscenza dei recenti omicidi di membri del Congresso Nazionale Indigeno e del Consiglio Indigeno di Governo. Ci preoccupa la possibilità che questa nuova amministrazione, come i suoi predecessori, liberali o conservatori, nuovamente porti i popoli indigeni sull’orlo dello sterminio.

Il mondo sta guardando con occhi e cuore ciò che succede in Messico e in Chiapas.

Alt alla guerra contro gli Zapatisti e i Popoli Indigeni del Messico!

FIRMATARI INTERNAZIONALI

Noam Chomsky, Arundhati Roy, Boaventura De Souza Santos, Raúl Zibechi, Yvon Le Bot, Michael Hardt, Oscar Olivera, Hugo Blanco Galdós, Jasmin Hristov, Joe Foweraker, Eric Toussaint, Michael Löwy, Carlos Taibo, Pedro Brieger, Manuel Rozental, Mauricio Acosta, Vilma Almendra, Nicolás Falcoff, Guillermina Acosta, Iosu Perales, Philippe Corcuff (professore di scienze politiche, Lione, Francia), Enzo Traverso (Susan and Barton Winokur Professore in the Humanities, Cornell University), Mikel Noval (Eusko Langileen Alkartasuna-Solidaridad de los Trabajadores Vascos – ELA), Manuel Gari Ramos (membro della Coordinadora Confederal de Anticapitalistas), Francisco Louçã (Economista, membro del Consiglio di Stato, Portogallo), Leo Gabriel (Membro del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale), Pierre Galand (Senatore onorario, ex segretario general dell’Oxfam Belga), Alberto Acosta (Ex presidente dell’Assamblea Constituente, Ecuador), Miguel Urbán (eurodeputado), Raúl Camargo (ex deputado dell’Asamblea della Comunità di Madrid), José María González “Kichi” (Sindaco della città di Cádice), José Luis Cano (deputado del Parlamento dell’Andalusia), Marco Bersani (portavoce di ATTAC ITALIA), Tomas Astelarra (giornalista, Argentina), Derly Constanza Cuetia Dagua (Indigena Nasa, Pueblos en Camino), Antonio Moscato (Universita del Salento Lecce -Italia), Jaime Pastor (editore di Viento Sur), Aldo Zanchetta (giornalista free lance Lucca -Italia), Miren Odriozola Uzcudun (Paese Basco), Kepa Bilbao Ariztimuño (professore), Rogério Haesbaert (geografo e professore università Federal Fluminense e di Buenos Aires), Gilbert Achcar (Professore della SOAS, Università di Londra), Antonio Moscato (Italia), Virginia Vargas Valente (Perù), Rommy Arce (ex consigliera del Municipio di Madrid), Josu Egireun (Redazione Viento Sur), Mariana Sanchez (sindacalista, Francia), Jorge Costa (deputado del Bloco de Esquerda nel parlamento del Portogallo), Franck Gaudichaud (Accademico, Universidtà Toulouse Jean Jaurés, Francia / Membro del collettivo editoriale di Rebelion.org), Arturo Escobar (Prof. di antropologia emerito, Un. della Carolina del Nord, Chapel Hill), Olga Luisa Salanueva (Direttrice Dottorato in Sociologia Giuridica UNLP, Argentina), José Murillo Mateos, Hilda Imas, Jorge Ignacio Smokvina, Hernan Parra Castro (Presidente Comitato Esecutivo Nazionale FENASIBANCOL), William Gaviria Ocampo (Fiscal Comité Ejecutivo NACIONAL FENASIBANCOL), César Augusto Cárdenas Ávila (Segretario Generale C.E.N. FENASIBANCOL), Detlef R. Kehrmann, Camille Chalmers (PAPDA – Haiti), José Angel Quintero Weir (Organizzazione Wainjirawa per l’Educación Propia-Venezuela), Vanda Ianowski (Docente Università Nazionale del Comahue, Río Negro Argentina), Maria Adele Cozzi (camminardomandando – Italia), Luis Martínez Andrade (chercheur post-doctoral Collège d’études mondiales/Fondation Maison des Sciences de l’homme), Roberto Bugliani (Italia), Juanca Giles Macedo (Perù)

FIRMATARI DEL MESSICO

Juan Villoro, Ely Guerra, Oscar Chávez, Francisco Barrios “El Mastuerzo”, Márgara Millán, Juan Carlos Rulfo, Jean Robert, Javier Sicilia, Luis de Tavira, Gilberto López y Rivas, Jorge Alonso, Paulina Fernández Christlieb, Eduardo Matos Moctezuma, Isolda Osorio, Raúl Delgado Wise, Alicia Castellanos Guerrero, Sylvia Marcos, Carolina Coppel, Mercedes Olivera (CESMECA-UNICACH), Carlos López Beltrán, Magdalena Gómez, Rosalva Aída Hernández, Bárbara Zamora, Beatriz Aurora, Néstor Quiñones, Fernanda Navarro, Alejando Varas, Raúl Romero (Sociólogo, UNAM), Marta De Cea, Servando Gajá, Rosa Albina Garavito Elías, Eduardo Almeida Acosta, Ma. Eugenia Sánchez Díaz de Rivera, Ana Lidya Flores Marín, John Holloway, Sergio Tischler, Fernando Matamoros, Gustavo Esteva, José Luis San Miguel, Lucía Linsalatta, Paulino Alvarado, Peter Joseph Winkel Ninteman, Isis Samaniego, Mayra I Terrones Medina (Posgrado en Desarrollo Rural, Profesora investigadora, UAM Xochimilco), Carolina Concepción González González (profesora-investigadora de la Universidad Autónoma de Baja California Sur), José Javier Contreras Vizcaino (Estudiante Doctorado en Sociología ICSyH-BUAP), Mayleth Alejandra Zamora Echegollen (Estudiante Doctorado en Sociología ICSyH-BUAP), Mayleth Echegollen Guzmán.- PROFRA-INVEST.- BUAP., Rene Olvera Salinas (profesor de la UPN y UAQ ,Querétaro, México)., Rogelio Regalado Mújica (Instituto de Ciencias Jurídicas de Puebla), Edgard Sánchez (miembro de la dirección del Partido Revolucionario de los Trabajadores), Karla Sánchez Félix (filósofa), Estefania Avalos Palacios (antropóloga), Francisco Javier Gómez Carpinteiro, Ana María Verá Smith, Rodolfo Suáres Molnar (UAM- Cuajimalpa), Álvaro J. Peláez Cedrés (UAM-Cuajimalpa), Mara Muñoz Galván (Observatorio de Justicia y Derechos Humanos de Mujeres y Niñas), Aline Zárate Santiago (Colectivo Liberación Ixtepecana), Alejandra Ramìrez Gaytán (Desempleada y en ocupación alternativa), Ita del Cielo (socióloga), Gabriela Di Lauro, David Rodríguez Altamirano, Byron Eduardo Lechuga Arriaga, Carolina Martínez de la Peña, María del Pilar Muñoz Lozano, Juan Jerónimo Lemus, Cecilia Zeledón, Ana Laura Suárez Lima, Lilia García Torres, Iliana Vázquez López, Silvia Coca, Katia Rodríguez, Pilar Salazar, Miguel López Girón, Rogelio Mascorro, Alexia Dosal, Edith González, Priscila Tercero, David Hernández, Roberto Giordano Longoni Martínez, Renata Carvajal Bretón, Beleguí Rasgado Malo, Mario Hernández Pedroza, Monserrat Rueda Becerril, Erika Sánchez Cruz, Jannú Ricardo Casanova Moreno, Marisol Delgado, Alejandro Gracida Rodríguez, Ariadna Flores Hernández, Tamara San Miguel y Eduardo Almeida Sánchez.

ORGANIZZAZIONI

Red Europa Zapatista, Confederación General del Trabajo (Estado Español), Unión syndicale Solidaires, Francia, TxiapasEKIN (Euskal Herria – País Vasco), Centro de Documentación sobre Zapatismo (CEDOZ) (Estado Español), Asamblea de Solidaridad con México (País Valencia, Estado Español), Humanrights – Chiapas (Zurich, Suiza), Comitato Chiapas «Maribel» (Bergamo, Italia), Y Retiemble! Espacio de apoyo al Congreso Nacional Indígena desde Madrid (Estado Español), Mutz vitz 13 (Marsella, Francia), Associació solidaria Cafè Rebeldía-Infoespai (Barcelona-Catalunya), Adherentes a la sexta (Barcelona, Catalunya), Ya Basta! Moltitudia Roma» (Italia), Cooperazione Rebelde (Napoli, Italia), Espoir Chiapas – Esperanza Chiapas (Francia), Manchester Zapatista Collective (Reino Unido), ASSI (Acción Social Sindical Internacionalista), Pueblos en Camino (Colombia), La Insurgencia del Caracol (Argentina), FM La Tribu (Buenos Aires, Argentina), Radio El grito (Córdoba, Argentina), Red de Solidaridad con Chiapas de Buenos Aires (Argentina), Federación Nacional de Sindicatos Bancarios Colombianos «FENASIBANCOL» (Colombia), Red Contra la Represión y por la Solidaridad (México), Unidad Obrera y Socialista – ¡UNÍOS! (México), Unión de Vecinos y Damnificados “19 de septiembre” (México), Editorial Redez (México), Desarrollo y Aprendizaje Solidario (México), Colectivo Detonacción Puebla (México), Editorial En cortito que´s pa´largo (Querétaro, México), Unitierra Puebla (México), Universidad de la Tierra en Oaxaca (México), Centro de Encuentros y Diálogos Interculturales (México), Tianguis Alternativo de Puebla (México), Comisión Takachiualis de Derechos Humanos (México), y Nodo de Derechos Humanos (México).

Foto: Víctor Camacho / La Jornada

18 giugno 2019

Desinformémonos

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Redacción DesinformémonosMilitarización de territorios zapatistas “más que una estrategia de seguridad parece una estrategia de guerra”: Noam Chomsky, Raúl Zibechi, Carolina Coppel, intelectuales y académicos” pubblicato il 18/06/2019 in Desinformémonos, su [https://desinformemonos.org/militarizacion-de-territorios-zapatistas-mas-que-una-estrategia-de-seguridad-parece-una-estrategia-de-guerra-noam-chomsky-raul-zibechi-carolina-coppel-intelectuales-y-academicos/?fbclid=IwAR2NLYsaYKqSAkTGVS7a7A4HbCB0mVNX1medGiHm4mYPgt8eFQhtzFRTqPU] ultimo accesso 20-06-2019.

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