Luce verde al Canale nell’incertezza e nel segreto


Maynor Salazar

Coronel Kautz “autorizza” l’inizio dei processi di disegno, strutturali e di costruzione. Il Centro Humboldt: “Hanno approvato lo studio senza un disegno, senza che si abbia l’assoluta certezza di importanti risorse come l’acqua”.

La Commissione del Grande Canale Interoceanico del Nicaragua ha approvato gli Studi di Impatto Ambientale e Sociale (EIAS) di questo progetto, nonostante le critiche della comunità scientifica nazionale e internazionale, oltre che delle organizzazioni ambientaliste del paese, che hanno affermato che è necessario realizzare studi più ampi per stabilire il reale impatto che avrà l’opera sul fragile ecosistema nicaraguense e sulla popolazione che abita lungo la rotta del canale.

“Stiamo autorizzando la HKND ad iniziare i processi di disegno, strutturali, di costruzione”, ha detto il presidente della Commissione, Manuel Coronel Kautz, durante la cerimonia, diffusa dai mezzi di comunicazione governativi, di consegna della decisione statale.

Kautz ha dichiarato a Confidencial che nello studio sono “state prese in considerazione” le raccomandazioni fatte da Marena, dalla comunità scientifica nazionale e internazionale e che poteva “essere confermata l’informazione” secondo termini di riferimento del documento, un documento che non è stato ancora presentato ai mezzi di comunicazione. “La data, no, questo non è stato detto oggi”, ha detto Kautz quando gli hanno chiesto quando avrebbero reso pubblico il documento.

In una intervista data al programma televisivo Esta Noche, Víctor Campos, vicedirettore del Centro Humboldt, ha spiegato di non sapere se realmente saranno prese in considerazione le raccomandazioni fatte dagli ambientalisti, e non sa se in realtà sia stata formata una vera commissione per controllare il documento diffuso dall’Environmental Resources Management (ERM).

“Cinque mesi, questo è stato il tempo di studio e questo è una conseguenza del livello di irresponsabilità del governo”, ha dichiarato Campos.

Nel documento diffuso dalla HKND non si fa riferimento all’esistenza di misure di riduzione [di impatto] e di un piano ambientale, che in teoria dovrebbe andare congiuntamente al permesso concesso dalla Commissione del Gran Canale. “Non sappiamo se le misure su trovino in un piano di gestione ambientale”, ha continuato Campos, mettendo in evidenza che nello studio dell’ERM ci sono ancora dei vuoti.

Telémaco Talavera, portavoce dell’istituzione, ha spiegato che la risoluzione a favore della costruzione, è stata data perché la HKND si è impegnata a rispettare le 48 richieste ambientali, sociali ed economiche, ma non ha divulgato alcun documento della commissione che spiegasse il metodo e lo sviluppo dell’approvazione.

“Truccano le cifre”

Campos ha comunicato che lo studio realizzato dal Centro Humboldt ha cifre maggiori riguardo la popolazione danneggiata dall’opera, di quelle mostrate dall’ERM e dal HKND al momento dell’approvazione degli studi ambientali.

Nell’indagine del Centro Humboldt, l’impatto sociale teneva in considerazione circa 100 mila persone, mentre quello dell’ERM 26 mila. “Noi abbiamo preso in considerazione dieci chilometri da ogni lato del percorso principale del Canale, era ciò che loro avevano annunciato in origine. Ora lo riducono a cinque chilometri e se il loro dato fosse proporzionale a ciò che dicono, sarebbero circa 50 mila e non quelli che loro dichiarano”, ha spiegato Campos.

Kautz, come voce autorizzata della Commissione del Grande Canale, ha segnalato che l’impatto sarà minimo, ma al riguardo non ha precisato nessun dato, e ha solo menzionato che “per sapere bisogna leggere tutto il lavoro, parole grosse, lì ti dice che ci sarà un impatto in una certa cosa, in una certa specie ma che tale cosa succede, che devono fare tale cosa”.

Il vice direttore del Centro Humboldt ha anche affermato che quanto menzionato dall’ERM, sulle consultazioni della popolazione, non era del tutto vero, poiché ciò che è stato fatto l’anno scorso sono delle sessioni di informazione, e quanto visto durante il 2015 sono delle riunioni a porte chiuse con militanti del partito di governo e lavoratori dello stato.

“Ciò che cercano l’ERM e la HKND è di legittimare un processo che non è mai esistito. Quando hanno fatto delle sessioni di informazione, neppure c’erano gli studi di impatto ambientale”, ha informato Campos.

“Hanno approvato uno studio senza avere un disegno, senza avere la certezza assoluta sull’uso di importanti risorse come l’acqua”, ha polemizzato Campos.

Ignorano il documento

Manuel Ortega, Presidente dell’Accademia delle Scienze del Nicaragua, ha detto di ignorare ciò che “è stato approvato perché non hanno reso pubblici né i documenti” e nemmeno poteva essere preso come riferimento il riassunto esecutivo dell’ERM.

“Ciò che c’è nel riassunto è una serie di preoccupanti affermazioni che ripetono quanto ha detto la comunità scientifica nazionale e internazionale sui danni e l’impatto della costruzione del Canale sull’ambiente”, ha chiarito Ortega.

Per Ortega, la Commissione del Grande Canale dovrebbe spiegare all’opinione pubblica punto per punto cosa realmente si approva, così ci sarebbero in qualche modo sufficienti elementi per fermare il progetto fino a quando dimostrerà che il danno sia mitigabile.

Mónica López Baltodano, Direttrice Esecutiva della Fondazione Popol Na, è d’accordo con Ortega nel menzionare che nessuno sa ciò che realmente dice la risoluzione della Commissione del Canale riguardo gli studi, poiché i funzionari continuano a non pubblicare informazioni.

“Il Presidente del Nicaragua non ha la minima difficoltà a mentire al paese, meno di tre settimane fa ha detto che il progetto dipendeva da ciò che avrebbero concluso gli studi ambientali e ora appaiono dei funzionari della Commissione del Canale che li stanno approvando, quando lo stesso ERM ha riconosciuto che gli studi non erano conclusi e sono arrivati ad dichiarare l’esistenza di impatti ambientali e sociali inaccettabili e irreversibili”, ha concluso la direttrice di Popol Na.

6 novembre 2015

Confidencial

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Maynor Salazar, “Luz verde al Canal bajo incertidumbre y secretismopubblicato il 06-11-2015 in Confidencial, su [http://confidencial.com.ni/luz-verde-al-canal-bajo-incertidumbre-y-secretismo/] ultimo accesso 19-11-2015.

 

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