L’Assemblea del Huila ha chiesto la sospensione della licenza ambientale all’impresa idroelettrica di El Quimbo


Ieri, in modo deciso e puntuale, l’Assemblea del Huila ha appoggiato le proteste sollevate dall’organizzazione Asoquimbo contro l’Emgesa e contro il Governo Nazionale.

Nelson Rojas Osorio

Ieri si è avuto un inatteso cambiamento nella lotta di resistenza che l’organizzazione sociale cittadina Asoquimbo sta portando avanti contro il progetto idroelettrico El Quimbo.

In una conferenza stampa l’Assemblea del Huila, attraverso il suo presidente Sergio Younes, ha sollecitato al Ministero dell’Ambiente la sospensione delle licenze ambientali alle imprese Emgesa ed Emerald Energy per le opere che portano avanti sia nel Quimbo, come nello sfruttamento petrolifero nel Parco Naturale Regionale Cerro Páramo Miraflores.

I deputati, inoltre, hanno immediatamente richiesto al Governo Nazionale la realizzazione di una Udienza Pubblica Ambientale, come nelle ultime settimane andava sollecitando in modo sostenuto il professore Míller Dussán, dirigente dell’organizzazione Asoquimbo.

Durante l’evento di ieri i deputati hanno presentato una relazione nella quale hanno riassunto l’insieme delle preoccupazioni espresse dai partecipanti ai differenti tavoli tematici, in rappresentanza delle comunità danneggiate dalle opere che vengono portate avanti nel progetto elettrico El Quimbo.

La richiesta

A nome dell’Assemblea del Huila, Younes nella sua presentazione ha sottolineato che: “Sollecitiamo al Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile la convocazione di una Udienza Pubblica Ambientale e la sospensione delle licenze ambientali concesse a Emgesa per la costruzione del progetto idroelettrico El Quimbo, e ad Emerald Energy per lo sfruttamento petrolifero nella zona di attenuazione del Parco Naturale Regionale Cerro Páramo Miraflores Rigoberto Urriago, una delle principali aree naturali prottette del Huila”.

I deputati richiedono anche che “come tema dell’Udienza Pubblica si propone anche la costruzione di un viadotto che rimpiazzi il ponte Paso el Colegio, la cui struttura, secondo i danneggiati, è stata indebolita dall’Emgesa, e la conseguente indennizzazione per i danni causati a tutte le popolazioni dell’occidente del Huila.

Da parte sua l’Assemblea ieri ha fatto una denuncia “sull’acquisto dei terreni e i danni alla stabilità lavorativa dei lavoratori, mano a mano che Emgesa acquistava i terreni sono stati costantemente distrutti posti di lavoro di gruppi della popolazione che dalla legge sono riconosciuti come gruppi danneggiati. Nel caso dei temporanei, degli affittuari, dei giornalieri, degli amministratori, siamo in presenza di una violazione dei diritti di questi abitanti, nei confronti dei quali non sono state prese le corrispondenti misure amministrative”.

Nella sua presentazione Sergio Younes ha affermato che da parte di Emgesa non sono state realizzate le iniziative che garantiscono la stabilità lavorativa dei lavoratori ‘saltuari’, nè l’esecuzione dei programmi che permettono di diminuire l’impatto sulla catena produttiva.

Ponte Paso el Colegio

Sulla crisi che c’è nell’occidente del Huila a causa del danneggiamento del ponte, ieri l’Assemblea ha dichiarato che “la Corte dei Conti Generale della Repubblica sulla base del lavoro svolto sul campo nella zona, sarà l’istituzione responsabile, a nostro giudizio, a confermare se esistano prove che dimostrino la responsabilità di Emgesa nella distruzione del ponte, dato che la Governatrice del Huila, sulla base di una nota inviata da Invías al gruppo huilense del Congresso, ha affermato che è necessario avviare una Azione Popolare contro Emgesa, affinché risarcisca i danni causati al ponte Paso el Colegio, si ricorrerà a questa tutela costituzionale”, ha dichiarato il presidente dell’Assemblea.

L’organismo dipartimentale ha concluso dicendo che adempierà alle proprie funzioni di controllo politico in difesa degli interessi regionali e delle comunità danneggiate dai megaprogetti minerari-energetici che si sviluppano nel territorio huilense.

Licenza ambientale alla Emerald

Circa lo sfruttamento petrolifero portato avanti dall’impresa Emeral Energy, l’Assemblea del Huila nella sua relazione ha dichiarato che: “Il passato 29 gennaio è stato effettuato nel Raggruppamento Jorge Villamil Ortega, municipio di Gigante, il Tavolo di Indagine e Controllo sulle conseguenze che ha comportato la licenza ambientale alla Emerald Energy per l’istallazione di cinque piattaforme e tre pozzi petroliferi in una regione che fa parte della Riserva Forestale dell’Amazzonia ricca di caffé, di lulo, di banane, arance, granadiglia ed altri prodotti agricoli”. È stato affermato, inoltre, che: “Gli abitanti di La Umbría, Lejandría, Cedral, Villa Rica, Alto Colosal, Ventanas, Estación, El Vergel, Silvania, Tres Esquinas, La Vega, tra le varie frazioni di Gigante presenti, hanno espresso la propria indignazione per non essere stati consultati e perché con la licenza ambientale si sta autorizzando la distruzione del Rio dell’Oro del Páramo de Miraflores e dell’attività agroalimentare della zona, danneggiando la produzione del caffé che occupa il primo posto nel paese. I partecipanti esigono la sospensione immediata del Decreto 1609 del 2012.

‘Meglio tardi che mai’

Il dirigente sociale, comunitario e professore universitario Míller Amín Dussán, direttore dell’Associazione dei Danneggiati da El Quimbo (Asoquimbo), si è mostrato molto compiaciuto degli annunci fatti ieri dall’Assemblea del Huila nei confronti della costruzione di El Quimbo.

Che opinione si ha dell’annuncio dell’Assemblea del Huila?

Míller Dussán: “Debbo mettere in evidenza la dichiarazione dell’Assemblea, è stata una relazione molto puntuale e concordiamo sulla maggioranza degli aspetti. Siamo d’accordo sulla necessità di convocare una Udienza Pubblica Ambientale per fare una nuova valutazione del progetto idroelettrico El Quimbo. In secondo luogo, sottolineiamo la richiesta di sospensione delle licenze ambientali alla Emerald e al Quimbo, inoltre, che siano state stabilite le responsabilità di Emgesa affinché costruisca un nuovo ponte Paso el Colegio.

La seconda cosa che voglio sottolineare è che si promuove una mobilitazione sociale, allora dobbiamo coordinarci affinché sia promossa come rifiuto di chi danneggia gli interessi del Huila, non solo per il caso del Quimbo, ma anche sugli altri aspetti già conosciuti”.

Nel caso di El Quimbo, non è già tardi per annunciarne il rifiuto?

“C’è un detto che dice meglio tardi che mai, le persone dicono che il fatto è che l’opera è già avanzata e di conseguenza non si può più fare nulla, allora uno si chiede, se stanno facendo un edificio ed è sul punto di crollare, bisogna lasciare che continuino fino a quando cade e uccide un po’ di gente?

Io credo che siamo in tempo per fermare il progetto, inoltre, non è che sia molto avanzato perché ancora manca molto, l’importante non è questo, l’importante è che non saremo vittime di una grande ecatombe economica, sociale, ambientale e culturale che già stiamo vivendo e mi pare che la mobilitazione sociale sia una grande alternativa”.

15 aprile 2012

Agencia Prensa Rural

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca
Nelson Rojas Osorio, “La Asamblea del Huila pidió suspender la licencia ambiental a la hidroeléctrica de El Quimboin Agencia Prensa Rural, pubblicato il 15-04-2012 su [http://prensarural.org/spip/spip.php?article7944], ultimo accesso 18-04-2012.

 

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