L’ostacolo paramilitare


Carlos Antonio Lozada

Superato lo scoglio del tema giustizia con la firma dell’accordo sulla creazione di una Giurisdizione Speciale per la Pace, appare all’orizzonte del Tavolo della Pace il seguente ostacolo da schivare: il paramilitarismo.

L’Agenda che si discute all’Avana impegna il Governo Nazionale a combattere contro le organizzazioni criminali e le loro reti di appoggio, nella lotta contro la corruzione e l’impunità e ogni tipo di organizzazione responsabile di omicidi, massacri, attentati contro difensori dei diritti umani, movimenti sociali o movimenti politici, e in modo esplicito a chiarire e smantellare il paramilitarismo.

Pensando al 23 marzo 2016, come data possibile per la firma dell’accordo finale, la domanda logica che gira nella testa dei guerriglieri e in generale di tutti quei colombiani colpiti e martirizzati da queste strutture criminali, che sono milioni, è se in questo breve periodo lo stato sarà capace di rispettare questi impegni già firmati, senza i quali pensare ad una pace stabile e duratura è appena una chimera.

Per questo è pertinente segnalare alcuni elementi da tenere in conto affrontando questo complicato tema:

Il primo ha a che vedere con il superamento dello storico negazionismo statale di fronte all’esistenza del mostro e della sua paternità riguardo allo stesso. È quasi logico che fino a quando non verrà riconosciuta la sua esistenza poco e nulla si potrà fare contro di esso.

Il secondo, derivato dal primo, è di accettare che detto fenomeno non si riduca alla cosiddette Bande Criminali, che senza dubbio ci sono se intendiamo con questa denominazione quei gruppi legati in modo diretto al narcotraffico; per guardare più in là e riconoscere che il paramilitarismo è qualcosa di molto più complesso e multidimensionale che comprende per lo meno 3 aspetti presupposti e strettamente relazionati tra di loro nel trascorrere del nostro lungo e storico conflitto politico, sociale e armato.

Una prima dimensione del fenomeno, che potremmo chiamare storica, legata al latifondismo per il modo violento con cui il saccheggio acquisì in Colombia la terra nei primi decenni del XX secolo, attraverso bande di pájaros armati (uccelli, nome dato negli anni 50 ai sicari al soldo dei conservatori colombiani perché facevano il loro lavoro rapidamente e “volando”, ndt); una seconda dimensione di ordine ideologico è quella che ha preso corpo in settori delle Forze Armate e nelle istituzioni, bevendo dalla fonte nordamericana della dottrina contro-insurrezionale della sicurezza nazionale e del nemico interno, all’epoca della guerra fredda; e una terza dimensione legata alla politica clientelare regionale, alla corruzione dei poteri locali, a tutti i tipi di economia illegale che ci sono nei territori e al mercenarismo per mezzo di imprese di sicurezza al servizio di compagnie transnazionali e dei monopoli nazionali.

Riguardo a quanto detto sopra, a nostro modo di vedere, qualsiasi politica realmente seria che cerchi di mettere fine a questo flagello, oltre alla lotta frontale alle bande armate, deve necessariamente partire da un cambiamento del modello di stato contro-insurrezionale; fatto che si deve tradurre in misure dirette a disarticolare e dissuadere il fenomeno nelle tre dimensioni già menzionate.

Mettere fine al paramilitarismo alla radice passa attraverso il suo sradicamento dalle menti delle elite economiche e politiche, che vedono nella continuazione della guerra una garanzia per la perpetuazione dei loro privilegi.

Solo così, ci potranno essere realmente delle garanzie di non ripetizione e di piena sicurezza, per le forze sociali e politiche alternative, incluse quelle che scaturiranno dagli insorti nello panorama della politica aperta, per entrare a contendere con le nostre proposte e visioni di paese il favore delle maggioranze.

17 ottobre 2015

Carlos Antonio Lozada. Membro del Segretariato delle FARC-EP.

Rebelión

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Carlos Antonio Lozada, “El obstáculo paramilitar” pubblicato il 17-10-2015 in Desinfomémonos, su [http://www.rebelion.org/docs/204678.pdf] ultimo accesso 23-10-2015.

 

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