Mercoledì scorso il governo colombiano e le FARC-EP hanno siglato un accordo sulla Giurisdizione Speciale per la Pace, con la quale fanno un importante passo nel processo di pace iniziato tra le due parti nel 1012.

L’accordo è stato sottoscritto all’Avana, Cuba, dal presidente Juan Manuel Santos e dal comandante supremo della guerriglia colombiana, Timoleón Jiménez, che a sorpresa hanno viaggiato verso l’isola e successivamente hanno fatto delle dichiarazioni.

Il testo firmato da ambedue i dirigenti, come anche dal presidente di Cuba, Raúl Castro, dalle delegazioni negoziatrici, e da Norvegia, Venezuela e Cile, paesi che hanno partecipato come garanti e accompagnatori del dialogo, prevede la creazione di un tribunale speciale per la pace e la concessione da parte dello stato “della più ampia amnistia possibile per i delitti politici e connessi”.

Nell’accordo, il governo colombiano e le FARC riaffermano il proprio impegno verso gli accordi raggiunti fino a questa data, che sono “Verso un Nuovo Campo Colombiano: Riforma Rurale Integrale”, “Partecipazione politica: Apertura democratica per costruire la pace” e “Soluzione al Problema delle Droghe Illecite”.

Il testo prevede, inoltre, la creazione di una Giurisdizione Speciale per la Pace per giudicare i crimini commessi nell’ambito del conflitto interno. La giurisdizione consiste in un tribunale e alcune aule di giustizia che indagheranno, giudicheranno e imporranno sanzioni per questi delitti. Dette pene, saranno tra i 5 e gli 8 anni per gli attori del conflitto che riconoscano i delitti. Per coloro che li occultano, la pena salirà a 20 anni.

Si afferma, inoltre, che “le sanzioni che il Tribunale imporrà avranno lo scopo essenziale di soddisfare i diritti delle vittime e di consolidare la pace e dovranno avere la maggiore funzione restauratrice e riparatrice del danno causato”.

L’accordo contempla anche che la “trasformazione delle FARC-EP in un movimento politico legale è un obiettivo condiviso, che conterà su tutto l’appoggio del Governo nei termini che saranno stabiliti”.

Dopo la lettura dell’accordo, il presidente Santos ha dichiarato che “non più tardi di sei mesi si può concludere questa negoziazione dell’accordo finale. Mancano alcuni punti difficili, ma già stiamo portando a termine una guerra di 60 anni: l’unica e più lunga nel nostro continente”.

“Voglio riconoscere e mettere in risalto il passo che hanno fatto oggi le FARC-EP, oggi avanziamo nelle medesima direzione e nella più nobile che è la pace. Oggi stiamo promettendo che non ci saranno più vittime e che terminerà il conflitto armato della Colombia”, ha comunicato Santos.

Il mandatario ha aggiunto che è stato anche concordato “che a 60 giorni dall’accordo finale le FARC abbandoneranno le armi”.

Da parte sua, Timoleón Jiménez ha evidenziato che la firma della Giurisdizione Speciale per la Pace è concepita per tutti i coinvolti nel conflitto, combattenti e non combattenti.

Il comandante massimo delle FARC ha affermato che l’accordo “senza dubbio creerà un ambiente propizio per andare avanti con gli accordi sulle restanti tematiche dell’agenda”.

Ci rallegra annunciare che questa giurisdizione è stata concepita per tutti i coinvolti nel conflitto e non solo per una delle parti, da un punto di vista riparatore”, ha evidenziato Jiménez.

Il comandante guerrigliero ha spiegato che “da una prospettiva fondamentalmente riparatrice, apre le possibilità di offrire verità dettagliate e piene per stabilire delle basi per la riparazione e non ripetizione, che soddisfi i diritti delle vittime e le aspettative di riconciliazione della società”.

*Da informazioni di Prensa Latina, AVN e Colombia Informa.

Per leggere il comunicato completo (in spagnolo): http://www.resumenlatinoamericano.org/2015/09/23/comunicado-conjunto-entre-el-gobierno-de-colombia-y-las-farc/

23 settembre 2015

Resumen Latinoamericano*