Ecuador. A Macas indigeni attaccano poliziotti con le lance


Macas ha vissuto una violenta mattina. Almeno 200 persone, armate di lance, hanno cercato di occupare la Direzione Distrettuale dell’Educazione, situata nella capitale del Morona Santiago. La Polizia ha impedito l’azione dei manifestanti, che hanno reagito con le loro lance e sparando.

Il ministro degli Interni, José Serrano, ha pubblicato su Twitter immagini degli 8 gendarmi feriti. Uno degli uomini in divisa ha una ferita in testa e un altro un colpo di un pallino nella sua schiena.

Anche un video messo nella rete sociale mostra come gli indigeni usino le loro lance contro gli scudi dei poliziotti, colpiscano la forza pubblica, che retrocede di fronte all’avanzata dei manifestanti, senza ferirli. Durante la protesta vari uomini in divisa finiscono anche per terra. Il Morona Santiago soffre giornate di violenza da giovedì scorso, quando la Confederazione delle Nazionalità Indigene dell’Ecuador (Conaie) ha convocato una sollevazione.

Di fatto, lo scorso sabato, 15 militari hanno subito delle ferite quando sgombravano la strada di Logroño-Paso Carreño. Mentre a Macas, un altro gruppo di 300 indigeni con lance, della nazionalità ashuar, piantona il Governatorato.

In vista di ciò, il governatore Rodrigo López fa sapere dalla locale ECU-911, e da altre succursali, come la municipalità si dà da fare nelle installazioni dell’Ecorae.

Poco prima di mezzogiorno è atterrato nell’aeroporto di Taisha il ministro della Difesa, Fernando Cordero, che è stato ricevuto da López. Ambedue hanno effettuato un sorvolo della provincia. Dall’inizio delle manifestazioni la pista è controllata da membri dell’Esercito, giacché in varie occasioni gli indigeni hanno cercato di occupare l’infrastruttura.

Ma, che chiedono i manifestanti? Hanno una serie di richieste come l’archivio degli emendamenti costituzionali o la rinuncia del Governatore, ma la più importante è che si ridia la licenza ambientale per la costruzione della strada Tacuma-Taisha, iniziata dal prefetto Marcelino Chumpi, militante del Pachakutik.

Per questo López responsabilizza l’esecutivo provinciale di incoraggiare le proteste, al di là del fatto che il Pachakutik è il braccio politico della Conaie. Lo stesso ha fatto il ministro degli Interni, José Serrano. Il funzionario ha affermato che le aggressioni saranno processate dalla giustizia. In una intervista al sito Ecuadorinmediato, ha detto che la Polizia ha respinto, non represso, le azioni violente dei manifestanti in tutti i punti del paese dove si sono registrati incidenti.

Il Ministero dell’Ambiente ha ritirato la licenza ambientale dell’opera avendo trovato delle contaminazioni. Secondo il legislatore della provincia e militante di Alianza PAIS, Vethowen Chica, costruendo la strada è stato distrutto il bosco primario ed è stato versato del combustibile nel bacino idrografico. Il rapporto del MAE segnala che il progetto crea delle alterazioni nella vegetazione e nel suolo.

“Per coprire la propria irresponsabilità come Prefetto ha mobilitato con menzogne e inganni la gente dicendo che il Governo si oppone alla costruzione di questa strada quando tutti sappiamo che la facoltà e l’obbligo di costruire la strada tocca alla Prefettura”, ha affermato il deputato.

La via è lunga 24,46 chilometri e attraversa il bosco protettore delle Cordigliere Kutuku e Shaimi, che ha una estensione totale di 311.500 ettari. Chumpi nega di essere dietro la protesta. Egli solidarizza con la manifestazione, ma non l’appoggia, anche se ha avuto un incontro con i dirigenti dello sciopero.

“Loro vogliono che il Presidente e la ministra dell’Ambiente restituiscano la licenza ambientale, e se ne andranno subito”, ha detto.

Chica dice di credere nel dialogo e lamenta la manipolazione degli indigeni shuar e ashuar, ma chiarisce che non sarà con la violenza che raggiungeranno i loro scopi.

Altre proteste

Nel pomeriggio di questo mercoledì, circa 50 indigeni delle comunità Santa Rosa, Pilahuín, Juan Benigno Vela, El Arenal, tra le altre, hanno occupato la Cattedrale di Ambato in appoggio delle proteste che la Conaie effettua a Quito. La misura di fatto è durata circa 3 ore, dopo di che, secondo informazioni diffuse attraverso le reti sociali, la folla si è ritirata. Nonostante ciò, i dirigenti hanno annunciato che continueranno nelle strade.

Nel frattempo circa 200 persone hanno protestato nel pomeriggio di ieri al pianterreno del Governatorato di Azuay, a Cuenca. La manifestazione si è sviluppata in modo pacifico.

Dati

Marcelino Chumpi dal 2009 è prefetto del Morona Santiago, per il Pachakutik. Nelle elezioni del 2014 ha vinto la rielezione.

Tra il 2005 e il 2008 è stato segretario esecutivo dell’Istituto di Ecosviluppo Regionale (Ecorae).

Il 27 luglio 2014 ha assistito alla solenne sessione per la fondazione di Guayaquil che ha guidato il sindaco Jaime Nebot e alla quale era accorso anche il sindaco di Quito, Mauricio Rodas.

20 Agosto 2015

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
“Ecuador. Indígenas atacan a policías con lanzas en Macaspubblicato il 20-08-2015 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2015/08/20/ecuador-200-indigenas-con-lanzas-atacan-a-policias-en-macas/] ultimo accesso 24-08-2015.

 

I commenti sono stati disattivati.